Cronaca

'Uniti', i presidenti categorie: 'Fase 2 con Solar e aiuto ai più deboli. Insieme siamo più forti'

(foto Sessa)

L’attività della Associazione “Uniti per la provincia di Cremona” ha prodotto risultati notevoli, riuscendo, grazie alla generosità di coloro che hanno donato, a realizzare interventi rilevanti, che hanno permesso di assicurare un tangibile aiuto nella lotta al COVID19 in provincia di Cremona. Le necessità sono ancora numerose, vaste, diversificate. Quattro i filoni che caratterizzeranno l’azione della Onlus: Sanità e salute; povertà; lavoro; futuro, ossia progetti di lungo periodo.

Unanimità in merito alle opportunità che potrebbero aprirsi grazie alla candidatura del progetto SOLAR riferita al bando promosso da Regione Lombardia (direzione Ricerca e Sviluppo), Fondazione Cariplo e Fondazione Veronesi per individuare nuove metodologie scientifiche e tecniche per la verifica rapida sulla salute delle persone con riferimento al COVID19 (introduzione di nuovi sistemi rapidi di diagnostica di infezione da Covid, tramite test sul dito come il test della glicemia: facili, veloci e affidabili.

Sempre in tema sanitario, i membri dell’Associazione hanno ribadito l’importanza del sostegno alle strutture ospedaliere del territorio, aiutate in modo significativo durante la fase emergenziale, operando in base a due criteri: lo stretto legame degli interventi al tema COVID ed alle necessità cogenti di ospedali, Case di riposo, Associazioni, volontariato del soccorso, attività e progetti per l’assistenza alle fasce deboli, medici, domiciliarietà, telemedicina, ecc. e, ove, necessario con un ruolo di temporanea e occasionale sussidiarietà o sostitutivo a causa della carente azione di altre realtà. La necessità che gli interventi rivolti alle strutture ospedaliere nel medio periodo rientrino in un piano e progetto organico e definito dalle strutture stesse o dalla Regione, così da aver chiaro l’investimento complessivo, il ruolo doveroso e imprescindibile della Regione o dello Stato e l’eventuale necessità di aiuto da parte dell’Associazione e/o di altri soggetti.

La fase 2 si connota, purtroppo, anche per l’emergere sempre più diffuso di situazioni di grande difficoltà per le famiglie, a seguito della malattia, se non la perdita, di un congiunto, l’incertezza lavorativa futura, la Cassa integrazione, la necessità di sostenere costi imprevisti. Tali contesti, dove già si registra da parte dei Comuni, delle Diocesi, di alcune Associazioni (vedasi la Libera Agricoltori e la Coldiretti ad esempio) l’attivazione di iniziative di consegna di generi alimentari, farmaci, forniture sanitarie, saranno oggetto di un progetto in corso di elaborazione da parte di Uniti per il territorio, operativo a brevissimo che, operando in sinergia con le attività già avviate, permetterà di assicurare un deciso potenziamento dell’aiuto solidale, non solo per le famiglie e le fasce deboli, ma anche per le realtà associative che si occupano di soggetti diversamente abili o problematici, così come per le attività di Assistenza Domiciliare, anche con l’adozione di progetti innovativi.

Il tema della povertà è spesso strettamente legato al tema del lavoro. Da qui la volontà, fortemente ribadita dal cav. Arvedi, che i benefici auspicati derivanti dal progetto SOLAR (il Kit per test immediati) divenga quanto prima disponibile per tutte le aziende, così da poter riprendere l’attività in condizioni di sicurezza, in aggiunta all’utilizzo dei protocolli sanitari previsti. La produzione seriale del Kit, oltre ad abbattere i costi di realizzazione, consentirà anche ai nuclei familiari di poter disporre di un metodo sicuro.

Il Consiglio ha altresì deciso di creare dei gruppi di lavoro specifici sui quattro filoni, così da poter elaborare, proporre o sostenere progetti e iniziative per la rinascita del territorio e per la sicurezza sanitaria con la necessaria attenzione ai deboli. Solo Uniti si esce dalla crisi COVID. Uniti per la provincia di Cremona.

Ecco le dichiarazioni effettuate dai soci fondatori di Uniti per la provincia di Cremona, sui risultati raggiunti e sulle prossime azioni da mettere in campo.

Francesco Buzzella, presidente Associazione provinciale
“In questa pagina complicata della vita del paese, sul nostro territorio, colpito come non mai al cuore da questo virus, abbiamo reagito con grande spirito di solidarietà. L’associazione Uniti per Cremona è la dimostrazione della capacità di far confluire le forze e le energie, per alti e nobili obiettivi. Credo che questa esperienza sia un utile banco di prova che potrà servirci anche in futuro.

Il lavoro realizzato da The European Ambrosetti nel disegnare un Masterplan – un piano strategico- per il rilancio della provincia ci offre spunti ed azioni da portare avanti insieme. Dunque risollevare questo territorio pensando ai prossimi dieci, quindici anni con un modello di collaborazione che si ispiri allo spirito di “Uniti per la provincia di Cremona”.

Anche il progetto Solar, che darà un grande contributo sul tema dei test sierologici, è in realtà molto di più: la dimostrazione di quanto sia preziosa la ricerca e di come questo territorio sia fonte inesauribile di studio ed innovazione. A noi il compito di alzare l’attenzione sui nostri meriti e le nostre capacità, che nel passato, anche recente, non abbiamo visto adeguatamente riconosciute.”

Andrea Tolomini, direttore di Confcooperative
Uniti per la Provincia di Cremona ha fatto ottime cose per questa terribile emergenza sanitaria che ha colpito l’intero pianeta ed ha ottenuto un inimmaginabile successo in termini di raccolta di risorse. Per quanto riguarda la cooperazione ci sentiamo di dire che questa esperienza deve proseguire sia per mettere a capitale la condivisione che c’è stata ma anche e soprattutto per affrontare l’emergenza sociale che sta montando a causa delle tantissime persone che hanno perso il lavoro o si è interrotto con conseguenze di mancanza di reddito e per le tante fragilità che si sono amplificate. Dobbiamo proseguire uniti.

Paolo Voltini, presidente provinciale di Coldiretti
Coldiretti ha sposato immediatamente l’idea di costituire un’associazione – insieme alla fondazione Arvedi ed alle altre organizzazioni d’impresa – per promuovere la raccolta di donazioni ed indirizzarle velocemente a sostegno dell’emergenza. Se non ricordo male era un venerdì e tre-quattro giorni dopo eravamo già pienamente operativi.
Uniti per la Provincia di Cremona ha dimostrato di essere un bellissimo esempio virtuoso, non solo per gli obiettivi che ci siamo dati, ma anche per la snellezza dell’organizzazione e perché abbiamo saputo utilizzare molto velocemente le donazioni, indirizzandole verso i bisogni più urgenti che giorno dopo giorno si manifestavano negli ospedali e non solo. Di fronte ad un’emergenza, la velocità e la capacità di fare sono un elemento fondamentale, che spesso fa la differenza. Ora si apre una fase un po’ meno caotica ma non meno importante e la nostra associazione continuerà a fare la propria parte, contribuendo all’efficienza dei tre ospedali del territorio ma anche per progetti che abbiano come obiettivi la salute, il lavoro e la solidarietà.

Riccardo Crotti, presidente Libera Associazione degli Agricoltori
Salute, lavoro, impiego delle risorse e futuro del territorio provinciale sono le quattro priorità indicate da Riccardo Crotti, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, a margine del confronto telefonico di ieri mattina fra tutti i partecipanti al progetto Uniti per la provincia di Cremona’. “Come gli altri esponenti dell’Associazione – spiega Crotti – ieri ho sottolineato la grande valenza di un progetto che ci vede per la prima volta tutti uniti nell’affrontare questa grave emergenza sanitaria. Una partita nella quale ciascuno ha fatto concretamente la sua parte e merita dunque il mio ringraziamento. Oggi abbiamo di fronte quattro sfide cruciali. Prima di tutto quella della salute pubblica, un tema che deve ancora vedere fortemente impegnati tutti e ciascuno per superare la pandemia, tutelando al meglio delle possibilità noi stessi, i nostri famigliari e dipendenti, il territorio provinciale come la Lombardia e l’Italia nel suo complesso. In questa direzione si muove il Progetto Solar nel quale siamo impegnati con la massima convinzione”.

“Poi c’è il lavoro”, riprende il presidente della Libera. “Ad oggi non sappiamo quando tutte le attività economiche potranno riaprire, né quante saranno in grado di farlo: e questa è un’altra emergenza assoluta, alla quale si lega il tema delle risorse. Quando è stato avviato il Progetto Uniti per la provincia di Cremona andavano ovviamente indirizzate per intero al versante sanitario; ora credo che possano essere in parte indirizzate anche a quello economico-produttivo, per cercare di garantire il lavoro purtroppo a rischio in molte imprese”.

“Infine, per quanto riguarda il futuro della provincia, credo che una spinta decisiva potrà venire dal progetto legato al Campus universitario di Santa Monica. Da sempre indichiamo come chiavi dello sviluppo la scienza, la tecnologia e l’innovazione; l’operazione Santa Monica si muove proprio in quella direzione e il Cavalier Arvedi – che l’ha promossa – dimostra di aver avito un’intuizione davvero geniale che tutti vogliamo sostenere”.

Pierpaolo Soffientini, presidente Confartigianato Imprese Crema
“Esprimiamo piena condivisione e apprezzamento per l’attività svolta dall’Associazione Uniti per il territorio di Cremona – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Imprese Crema Pierpaolo Soffientini – che ha saputo fornire risposte tempestive a bisogni urgenti delle nostre strutture sanitarie, coinvolgendo in una grande azione di solidarietà enti, imprese, cittadini dell’intera provincia, da Rivolta d’Adda a Casalmaggiore. L’emergenza non è finita anche se gli obiettivi su cui concentrarsi ora saranno altri, primo tra tutti il progetto Solar in grado di essere un prezioso supporto per imprese e famiglie dell’intero territorio in previsione della fase 2”.

“L’immediato futuro – ha proseguito il presidente Soffientini – dovrà vederci ancora tutti compatti perché saranno tante le emergenze da affrontare, non solo da un punto di vista sanitario, ma anche economico, imprenditoriale e sociale. Ora si deve pensare alla ripartenza del Paese, avendo sempre come obiettivo principale la salute di tutti, con la consapevolezza che prolungare la chiusura del sistema produttivo significa mettere a repentaglio l’intera nostra comunità. Servono misure forti, chiare, facilmente applicabili per far ripartire il sistema e ridare ossigeno alle imprese che già tanto hanno sofferto in questi due mesi di emergenza”.

Marco Bressanelli, Libera Artigiani Crema
Veniamo da un percorso che, solo qualche mese fa, non avremmo mai neanche immaginato.Con questa Pandemia siamo passati dallo stupore ,alla paura ,fino al dolore per la perdita di persone a noi care. Abbiamo disciplinatamente affrontato le nuove regole restrittive ,compresa la chiusura totale delle nostre attività, che per noi rappresentano tutta la vita. Ora, fiduciosi, attendiamo la ripartenza con l’entusiasmo di chi possa di nuovo produrre beni e servizi,consapevoli di essere parte importante del sistema Paese.

Sin dall‘inizio di questo difficile epidemia, abbiamo raccolto l’invito a costituire questa associazione UNITI, frutto della felice intuizione e della lungimirante visione del Cav. ARVEDI ,che ringraziamo, perchè con questa azione ha fatto emergere le migliori qualità delle forze economiche del territorio che noi, come associazioni, rappresentiamo.
Senza alcuna presunzione ci siamo trovati Uniti a lavorare per il “Bene comune” dei nostri territori dimostrando solidarietà ,attenzione ai più deboli e senso di responsabilità, distribuendo con equilibrio le risorse su una provincia che in molti avrebbero voluto divisa , ma mi auguro che anche grazie al nostro esempio virtuoso abbia consolidato la sua unità.

Ora, come indicato nel consiglio del 25/04/2020, credo sia importante focalizzare la ns attenzione su quelle attività che non avranno il supporto diretto dello Stato. Penso alle attività economiche maggiormente compromesse e alle fasce sociali deboli, non dimenticando la sanità e le RSA.

Orgogliosamente continueremo a fare la nostra piccola parte, nella UNITI, consapevoli che qualcosa è stato fatto ma che c’è ancora molto da fare. Auspico che questa associazione possa diventare un punto di riferimento permanente per il territorio.

Un ringraziamento alla Fondazione ARVEDI –BUSCHINI e a tutti i colleghi presidenti in rappresentanza delle nostre associazioni di categoria, all’amico Renato Crotti per l’impegno encomiabile nella gestione della macchina organizzativa.

Massimo Rivoltini, presidente Confartigianato Cremona
Confartigianato Cremona da subito ha fatto parte dei promotori dell’Associazione nata dalla felice intuizione della Fondazione Arvedi Buschini. Dobbiamo rilevare che il progetto è stato assolutamente vincente e fondamentale per la nostra Comunità in questa tragica circostanza.

Da un lato ha saputo coagulare in un unico soggetto quasi tutte le realtà associative della nostra provincia, creando una capacità di risposta ed una massa critica notevole che ha portato risultati economici molto rilevanti in tempi brevissimi, dall’altro la gestione trasparente ed imprenditoriale delle risorse ha fatto sì che siano stati da subito individuati i bisogni immediati del nostro territorio ai quali è stata data da subito risposta.

Questo modello ci fa considerare che “Uniti per Cremona” non debba esaurire il suo compito con l’emergenza Coronavirus, ma rimanga operativo oltre che nella Fase 2 dell’epidemia, anche per tutte le emergenze e necessità future del nostro territorio non solo relative all’aspetto sanitario.

Da ultimo vorrei sottolineare l’importanza del progetto “Solar” ce oltre ad avere una valenza fondamentale a livello sanitario per la sicurezza dei nostri cittadini e delle nostre aziende, dà la possibilità a Cremona, che in questa fase ha ricevuto l’aiuto di tantissimi, di rialzare la testa ed essere protagonista nel dare un aiuto fondamentale al mondo intero nella lotta a Coronavirus

Gianni Bozzini, presidente CNA Cremona
Personalmente penso che uno screening di massa sia la migliore garanzia per una ripresa all’insegna della sicurezza e della prevenzione. Conoscere la presenza di anticorpi, ancor che non ne sia certa la durata, serva a garantire serenità al personale che si appresta alla ripresa occupazionale. Tanto quanto è importante sapere la non presenza di anticorpi, al fine di poterci dotare dei necessari DPI e adottare le dovute soluzioni ambientali e comportamentali per una corretta prevenzione al contagio. Spero tanto che il prelievo capillare possa dare le garanzie di affidabilità per le quali la comunità scientifica attualmente si divide. Ma l’impegno a portare avanti questo progetto deve essere propositivo, auspicando nel frattempo il miglioramento delle tecniche di analisi, in attesa di un vaccino o terapie farmacologiche. Concludo rilevando quanto sia stato importante unire tutte le categorie economiche per far fronte a questa grave emergenza. Auspico che per il futuro questa strategica “Coalizione di Associazioni” rimanga attiva e operativa, perchè saranno molte le occasioni da affrontare in quella che sarà la più difficile ripresa dal dopo guerra.

Vittorio Principe, presidente Confcommercio Cremona
Come Confcommercio abbiamo aderito immediatamente e con estremo entusiasmo all’intuizione del cav Arvedi di creare un associazione di scopo per sostenere le emergenze sanitarie nate con il Covid 19. Essere riusciti a unire tutte le associazioni presenti è stata la mossa vincente per l’emergenza della la città e del territorio. Il procedere uniti ha dato un grande impulso alla raccolta e siamo molto soddisfatti che sotto una regia attenta si sia già investito molto delle risorse raccolte.

Auspichiamo che la associazione Uniti per … rimanga società permanente… si certo la fase 2 implicherà ulteriori disagi per le persone e per il territorio e comunque riteniamo che un fronte comune così rappresentativo possa anche nel futuro essere grande strumento per sensibilizzare e/o intervenire nelle sorti di un territorio che ha bisogno di risollevarsi da una situazione che da troppo tempo ci colloca nelle retrovie delle classifiche delle province italiane per vivibilità soddisfazione delle persone che ci abitano. E’ proprio vero che insieme si vince sempre.

Alberto Griffini, presidente Apindustria Cremona
L’emergenza covid-19 ha fatto emergere il meglio di tutti noi. In questo momento storico , la tragicità degli eventi è stata foriera di buone azioni. Il buon senso e la generosità d’animo hanno prevalso su ogni cosa, facendoci ritrovare una umanità che sembrava perduta. Dalla giusta intuizione del Cav. Arvedi, nel giro di pochi giorni, è nata l’Associazione Uniti per la Provincia di Cremona, che per volontà di tutti continuerà a promuovere sul territorio interventi a favore di salute, lavoro e futuro.A seguito delle azioni già poste in essere,è pronto il progetto SOLAR per dare una risposta concreta al mondo delle imprese e alle famiglie. Uniti ce la faremo.

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