Cronaca

'Uniti per la provincia di Cremona', presidi antivirus per medici, Rsa e case famiglia

Ne potranno beneficiare in particolare i medici di famiglia, i pediatri e le guardie mediche

Trenta case di riposo e strutture per anziani (RSA) con una capienza di quattromila posti letto, in cui lavorano 4300 dipendenti; 250 medici “di famiglia”, pediatri, 65 medici di continuità assistenziale (guardia medica e pediatrica); personale sanitario delle Usca (Unità di continuità assistenziale–Covid) e operante nell’ambito dell’Adi (Assistenza Domiciliare Integrata); Case Famiglia, Centri di Recupero.

Sono questi i soggetti e le realtà che, grazie alle donazioni raccolte dalla associazione “Uniti per la provincia di Cremona” onlus, saranno riforniti in tutto il territorio provinciale del materiale sanitario necessario per lo svolgimento del proprio lavoro in modo sicuro, difendendosi dal contagio ed evitando la diffusione del virus.

Mascherine chirurgiche, 100mila di tipo FFP2, 30mila FFP3 (tutte certificate) e 50mila chirurgiche, 60mila camici monouso idrorepellenti, 20mila tute, 100mila tra guanti usa e getta, guanti chirurgici, calzari, cuffie, mille occhiali protettivi, 200 saturimetri ed altrettanti termometri laser saranno consegnati grazie alla stretta collaborazione operativa con l’ATS, la cooperativa sociale Eco-Company di Cremona, don Alberto Mangili. Il tutto per un totale di 600.000 euro di spesa.

La mission della Associazione”, spiegano i soci, “è di intervenire sul territorio provinciale là dove il bisogno chiama, dove è urgente; la sussidiarietà, ossia l’intervento esteso anche a quegli ambiti e settori dove le Istituzioni pubbliche ai vari livelli e per diverse motivazioni, (certamente involontarie o frutto di errori o pastoie burocratiche o della comprensibile confusione frutto di un’epidemia che è cresciuta in modo rapido, capillare, inatteso nella sua imponente e drammatica portata), è assente, o in ritardo, o non sufficientemente presente, perché stiamo parlando della vita umana e non di macchinari”.

Un altro intervento è stato recentemente deliberato dal Consiglio dell’Associazione: un contributo per l’attivazione delle residenze per convalescenza dei pazienti dimessi dall’ospedale presso l’hotel Impero in Cremona, così da assicurare un periodo di “quarantena” monitorato e in sicurezza prima del rientro al domicilio, una decisione che ha ricevuto il ringraziamento ed il plauso dell’assessore regionale Gallera, tramite un video messaggio.

L’Associazione ha più volte ribadito con convinzione, senso di responsabilità, pietà umana, senso etico e morale, che scientemente e volontariamente sosterrà il ruolo di entità sussidiaria, perché anche nel bisogno, unendo le forze si vince: le priorità di intervento si basano su molti elementi, ma certamente mai sul preferire una azione a scapito di un’altra, specie se potrebbe rivelarsi fondamentale per la vita ed il contagi

L’ASSOCIAZIONE CONTRO L’EMERGENZA COVID-19 

Uniti per la provincia di Cremona” onlus riunisce in qualità di soci tutte le Associazioni economiche e di categoria del territorio provinciale, unitamente alla Fondazione Arvedi-Buschini, costituita con la finalità di raccogliere fondi tramite donazioni (fiscalmente detraibili da privati e aziende) per intervenire immediatamente e tempestivamente a soddisfare le necessità degli ospedali della provincia di Cremona, delle strutture socio-assistenziale, delle Associazioni di soccorso e di situazioni di bisogno legate all’emergenza Covid.

Per donare è attivo un canale per le donazione tramite IBAN IT13 Z084 5411 4040 0000 0231 085 e tramite i canali PayPal e Satispay).

 EFFETTUATI INTERVENTI  PER 1,5 MILIONI DI EURO

Le quattro ambulanze donate in memoria di Lina e Saverio Villa

–      123 letti ospedalieri per l’Ospedale Maggiore di Cremona e Oglio Po

–      15 letti di terapia intensiva per i medesimi nosocomi

–      Compartecipazione alle necessità impreviste e residue dell’ospedale da campo allestito dalla ONG americana “Samaritan’s Purse”, composta da 75 persone tra medici, sanitari e tecnici, che resteranno a Cremona per tre mesi grazie alla disponibilità della società Finarvedi di farsi interamente carico delle spese di vitto e alloggio presso l’hotel Continental.

–      Donazione di quattro Ambulanze a Padana Soccorso, Cremona Soccorso, Croce Rossa di Crema, Croce Rossa di Cremona con l’intento di assicurare una prima e immediata risposta all’impennata di servizi svolti dai volontari in tutta la provincia di Cremona. La donazione è stata dedicata a Lina e Saverio Villa.

Un primo intervento, poiché non era possibile soddisfare subito le 14 realtà iscritte all’Areu operanti in provincia, senza per questo voler escludere le altre, e men che mai considerare il loro lavoro meno prezioso, ma una scelta era neccessaria. E’ comunque volontà dell’Associazione cercare di intervenire con altre modalità anche per sostenere i volontari e le loro Associazioni.

–      Contributo economico per l’allestimento dell’ospedale da campo dell’Esercito Italiano nell’area antistante l’ospedale di Crema, assicurando vitto e alloggio ai 35 medici e sanitari provenienti da Cuba.

–      Contributo economico all’Associazione delle Case di riposo per la distribuzione di 30mila mascherine a tutte le strutture, per cercare di tamponare il ritardo (tuttora esistente) nella fornitura da parte delle strutture preposte.

–      Fornitura alla Croce Rossa di Cremona di materiale DPI (mascherine, guanti ecc) per il servizio di urgenza emergenza.

–      Contributo per l’acquisto, insieme ad altre realtà, di un mezzo furgonato per il trasporto di tamponi ai laboratori di analisi.

–      Due ventilatori polmonari per l’ospedale Maggiore di Cremona.

–      Contributo alla Fondazione Benefattori Cremaschi per l’attivazione immediata di un reparto destinato ai pazienti dimessi dall’ospedale che necessitano del periodo di convalescenza e quarantena.

–      Acquisto di DPI per tutte le strutture sanitarie e assistenziali (extra ospedaliere) del territorio provinciale.

–      Contributo per l’attivazione delle residenze per convalescenza dei pazienti dimessi dall’ospedale presso l’hotel Impero in Cremona.

–      Interventi minori ma urgenti eseguiti per attività fondamentali o iniziative urgenti.

ALTRE RICHIESTE IN ARRIVO, SERVE UN ULTERIORE SFORZO A SOSTEGNO DI “UNITI PER LA PROVINCIA DI CREMONA”

Un elemento purtroppo è ormai certo: dobbiamo prepararci alla “convivenza” con il Covid, a cambiare abitudini e stili di vita tanto al lavoro quanto a casa.

Il piano sanitario che il Governo sta elaborando prevede cinque punti: distanziamento sociale “nei luoghi di vita e di lavoro” e mascherine obbligatorie finché non ci saranno i vaccini e le terapie; più ospedali dedicati interamente al Covid-19, perché, come ha sottolineato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, “l’ospedale misto è ingestibile in questo quadro”; tamponi a tappeto – saranno effettuati anche quelli rapidi con il prelievo in macchina – e test sierologici, per consentire, anche con l’aiuto dell’Istat una “mappatura virale del Paese”; tracciamento dei contatti tramite App, costruita d’intesa con la Privacy, e telemedicina per seguire i pazienti a casa, che potranno avere un contatto diretto con il medico curante, e nello stesso tempo avranno la possibilità di fare alcuni esami dal proprio domicilio, come l’ossigenazione del sangue; rafforzamento delle reti sanitarie territoriali per non sovraccaricare gli ospedali.

Ecco perché resta vivo e caloroso l’appello, nel limiti delle possibilità e volontà di ognuno, a divenire donatore.

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