Lombardia come Whuan, e a Cremona record di contagi: uno ogni 90 abitanti

La Lombardia come Whuan, forse peggio. E Cremona, per certi versi, ancora di più. E’ questo il dato drammatico che emerge analizzando i dati che quotidianamente la Regione fornisce sull’andamento della malattia da Covid-19. L’incidenza dei morti tra i contagiati è in Lombardia pari al 17,24% con un tasso di letalità tra i più alti al mondo. Bergamo è al 24,27, Lodi al 21,61, Brescia al 17,83%, Mantova ha un tasso di letalità del 14,48%, Cremona è al 15,87%. 

E’ vero, il tasso è gonfiato rispetto al vero tasso di letalità come risulterebbe se i tamponi fossero fatti su una base di popolazione più ampia e non tra i ricoverati con sintomi. E’ ovvio che la letalità vera sia certamente più bassa; se si disponesse di un dato più esteso sulla popolazione residente, solo in quel modo potremmo sapere davvero quanti sono i contagiati e quanti di loro non ce l’hanno fatta. Però la statistica a disposizione, per ora, è questa.

Ma a fare scalpore è un altro dato cioè quello dell’incidenza dei contagiati sulla popolazione: qui la provincia di Cremona è prima assoluta in Italia con un contagiato ogni novanta abitanti (358.955 abitanti per 3.939 affetti da virus).

I nostri morti ieri sono stati 26 (14 all’ospedale di Cremona, 6 all’OglioPo) e, dall’inizio dell’epidemia, ben 631. L’epidemia ha colpito duro specialmente tra gli uomini: sono il 68,3% (431 su 631) contro il 31,7% delle donne (200 su 631). L’età media dei deceduti nella nostra provincia è di 78,11 anni (76,53 per gli uomini, 81,505 per le femmine). Analizzando le classi di età dei morti per coronavirus  emerge come ci sia stato un solo decesso sotto i quarant’anni, 7 tra i 41 e i 50, 24 tra i 51 e 60. Sono i nati negli anni cinquanta, quaranta e trenta quelli con più decessi: rispettivamente 85, 245, 217. Insomma la generazione che è nata o ha visto l’ultima guerra è quella più colpita. Tra i 91 e i 100 anni i morti sono 51 e uno solo sopra i 100 anni.