Cronaca

L'ex don Mauro Inzoli esce dal carcere di Bollate Ora svolgerà volontariato

L’ex don Mauro Inzoli, con alle spalle una condanna per abusi sessuali su minori a 4 anni 7 mesi e 10 giorni, è uscito dal carcere di Bollate dove era rinchiuso. Ora sarà affidato ai servizi sociali. Era il 7 aprile del 2018 quando Inzoli si era presentato spontaneamente in carcere. La Suprema Corte aveva infatti appena confermato la sentenza d’appello emessa il 21 settembre dell’anno prima. In primo grado, Inzoli, processato con il rito abbreviato, era stato condannato a 4 anni e 9 mesi di reclusione, pena ridotta in appello per l’intervenuta prescrizione di due episodi contestati all’imputato.

Il carismatico capo di CL, che è stato anche fondatore e presidente del Banco Alimentare di Crema, animatore della Onlus “Fraternità”, parroco della chiesa della Santissima Trinità di Crema e rettore del liceo linguistico Shakespeare, doveva rispondere di otto casi di violenza sessuale commessi sia nel suo ufficio dove teneva gli esercizi spirituali con i ragazzini, sia negli alberghi dei luoghi di villeggiatura dove CL portava i minori durante le vacanze estive.

Nel maggio del 2017 papa Francesco lo aveva ridotto allo stato laicale.

I fatti sono accaduti tra il 2004 e il 2008. Tra le persone offese, un ragazzino all’epoca di soli 12 anni e un altro di 13. Sono gli episodi più gravi in quanto commessi ai danni di minori di 14 anni. Le altre vittime avevano tra i 14 e i 16 anni.

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