L'aiuto gratuito di Cuba,
un' eccellenza in tema di Sanità,
non sia dimenticato
E’ notizia di questi giorni l’arrivo in Italia e in altri Paesi d’ Europa di delegazion i di medici cubani che presteranno servizio a fianco dei colleghi locali impegnati nell’emergenza CoviD-19.
Tutto il personale medico inviato in Italia fa parte della brigata Henry Reeve, che prende il nome da un cittadino newyorkese che difese l’indipendenza di Cuba. La definizione formale della brigata è Contingente Internacional de Médicos Especializados en Situaciones de Desastres y Graves Epidemias ed è guidata dal Dottor Carlos Ricardo
Pérez Diaz. La peculiarità di questa brigata è, dunque, quella di intervenire in situazioni di calamità e di emergenze epidemiologiche particolarmente gravi.
La Brigada Henry Reeve, i meriti, se li è conquistati sul campo in Africa ed in America Latina: da Haiti alla Sierra Leone, dall’Angola al Cile, dal Pakistan al Guatemala. La missione internazionale più importante e complessa è stata sicuramente quella in Africa Occidentale contro l’epidemia di ebola.
Questo piccolo esercito in camice bianco è armato di un grande know-how: s ono 35 medici, di cui 23 specialisti in medicina generale, 3 pneumologi, 3 intensivisti, 3 specialisti in malattie infettive, 3 specialisti di emergenza, e 15 infermieri, di cui 7 specializzati in terapia intensiva e 8 specializzati negli interventi di contrasto alle pandemie.
Cuba ha un numero di medici sparsi per il mondo superiore a quelli dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che operano nelle zone più remote e disastrate del mondo in totale gratuità. Nonostante le limitate risorse economiche del paese, il governo cubano non ha mai sospeso gli aiuti internazionalisti. L’internazionalismo, iniziato in Algeria già nel 1963, è un principio sancito dalla Costituzione cubana, ed è cardine della politica estera cubana.
Nonostante le limitate risorse economiche, il governo cubano non ha mai sospeso gli aiuti nel mondo e ha fatto dell’eccellenza in sanità uno dei capisaldi del socialismo cubano: è per questo che un’isola piccola e sottoposta ad un blocco economico/politico/di informazione gravissimo, è diventata una potenza scientifica di livello mondiale al servizio di chi ne ha bisogno.
Le pesanti restrizioni economiche imposte dagli Stati Uniti attraverso il Blocco, che secondo stime cubane sarebbero costate all’isola caraibica oltre 750 miliardi di dollari, non hanno impedito a Cuba di continuare ad investire in Sanità e in Istruzione, raggiungendo livelli di qualità straordinaria nella bio-ingegneria medica, nella medicina e chirurgia e nel trattamento dei peggiori flagelli virali come nelle malattie neurodegenerative.
E grazie a questo Cuba può offrire sostegno al nostro Paese, a titolo gratuito, e in un momento buio della sua storia causato dall’ ulteriore aggravamento del Blocco. Il Capo brigata, dott. Carlos Ricardo Pérez Diaz, in un’intervista all’arrivo della Brigata medica a Crema ha dichiarato: “Non abbiamo discusso alcun tipo di pagamento. Noi siamo qua per collaborare, il Governo italiano ci ha assicurato vitto e alloggio. (…) Resteremo finché avrete bisogno di noi. Siamo qui per condividere ciò che abbiamo. Ognuno offre quello che ha dentro”.
La nostra speranza, come Circolo dell’Associazione di Amicizia Italia-Cuba di Cremona, è che, una volta passata questa terribile prova, il Governo ed il Popolo italiano non dimentichino questa dimostrazione di umanità e di vicinanza da parte di Cuba. Recita un nostro detto: “ i veri amici si vedono nel momento del bisogno” ed il loro operato si giudica da solo, in base ai fatti.
Per il Direttivo del Circolo Italia Cuba di Cremona dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba,
il segretario Riccardo Porro