Cronaca

Gallera: 'Mascherine già in corso di produzione, dovremo abituarci a usarle a lungo'

Confermato oggi in diretta Facebook, dall’assessore Giulio Gallera, l’andamento sostanzialmente positivo  dei nuovi casi di Covid in Lombardia. L’assessore si è soffermato sul tema delle mascherine: “Nei prossimi mesi il loro uso dovrà diventare una costante per proteggere noi e gli altri, dovremo abituarci ad usarle tutti”. Il problema sarà l’approvvigionamento, ma su questo fronte la situazione dovrebbe essersi sbloccata con una maggiore capacità produttiva a livello regionale: “Sono già tre le tipologie di mascherine approvate dal Politecnico, provenienti da aziende del territorio regionale: hanno un livello di protezione dell’80% e quindi assimilabili a quelle chirurgiche” e la loro fabbricazione è già partita, quindi a breve saranno disponibili.

Per quanto riguarda il dettaglio dei numeri (leggi QUI l’articolo di Cremonaoggi), i nuovi ricoveri sono aumentati di meno (+200) rispetto al giorno precedente, come pure il numero dei nuovi posti di terapie intensive (+2), una cifra quest’ultima che però non deve trarre in inganno: “E’ un piccolo segnale, ma circa ogni giorno ci sono 90 posti  di T.I. che si liberano, tra le persone dimesse e i deceduti. Attualmente sono 2.826 i posti che sono stati occupati in T.I. dal 20 febbraio ad oggi, un numero davvero importante”.

Oggi – ha aggiunto Gallera – la Giunta ha approvato in delibera e si sta rendendo attuativo il tema delle degenze di sorveglianza (posti letto recuperati in alberghi, ndr) dove far confluire persone dimesse da ospedali che devono stare in isolamento perché possono ancora infettare e pazienti provenienti dal loro domicilio per i quali i medici di base con l’ausilio delle ‘unità speciali’ hanno deciso il trasferimento.

Le unità speciali sono già state attivate dalle varie Ats a Bergamo, Pavia, Brescia, dall’Ats Insubria ed altre.  Tra Milano e provincia ne partiranno 8; tre ne partiranno anche sul cremonese. “Si tratta di un servizio importante perchè prevede visite a domicilio e se si vede che non ci sono le condizioni idonee per la permanenza del paziente in casa, questi viene portato nelle degenze di sorveglianza. Contiamo di attivare in questo modo oltre 3000 posti letto. A Milano ci saranno posti riservati agli agenti delle forze dell’ordine e di polizia penitenziaria che, spesso provenendo da altre regioni, non hanno un medico di base nella provincia in cui lavorano”.

Gallera ha infine fatto un aggiornamento sul contingente di medici laureati e non specializzati che verranno immessi nel circuito (44 sul cremonese) e sui test tossicologici che si stanno sperimentando per valutare la presenza di anticorpi in persone infettate. Finora i test non hanno dato esito positivo: su 10 pazienti ricoverati 8 sono risultati negativi perché non avevano ancora sviluppato gli anticorpi.

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