Cronaca

Auser, 200 consegne in settimana e volontari giovani 'Telefonate al pomeriggio'

E’ a pieno regime l’attività di Auser nella consegna di spesa e farmaci a domicilio. Grazie ad una grande disponibilità di persone giovani nelle rotazioni, che si affiancano alla consolidata generosità dei volontari pensionati, nell’ultima settimana sono state effettuate quasi 200 consegne a Cremona e circondario, dove ruotano al momento 25 volontari. Con un problema però, evidenziato dalla presidente del comprensorio di Cremona Donata Bertoletti: “In queste settimane – avverte – molti cittadini stanno utilizzando i numeri messi a disposizione utilizzando solo le ore mattutine, creando, involontariamente, intasamento nella linea. Succede così che chi chiama sul numero verde senta la linea libera e nessuno gli risponde mentre in realtà l’operatore è occupato con un’altra chiamata. Per evitare questo invitiamo caldamente i cittadini a telefonare anche nel pomeriggio dalle ore 14 alle ore 18”.

I numeri di telefono sono quelli già comunicati: numero verde Auser 800995988 e numero fisso 0372 463265.

“Grazie ai nostri volontari garantiremo il servizio consegna spesa anche il mattino del Sabato di Pasqua, il prossimo 11 aprile”, aggiunge Bertoletti,  un modo per essere concretamente vicini alle persone in quarantena o fragili che trascorreranno da sole da sole il periodo festivo.

Un team al lavoro anche se dislocato in diverse sedi: la presidente Bertoletti lavora da casa coordinando le attività dei gruppi locali e contattando i volontari; il volontario storico Giuseppe Dizioli organizza le squadre dal quartier generale allestito in centro città; quindi la prima tappa è l’Ipercoop, dove un altro gruppo di volontari ha nel frattempo effettuato la spesa, utilizzando una corsia preferenziale. Infine, la consegna al domicilio. Almeno 40 al giorno, dal lunedì al venerdì. La presidente della sede di Cremona, Manuela Cavedagna è stata persino intervista da AlJazeera, in una panoramica sulla situazione degli anziani in questa crisi sanitaria: “Riceviamo molte telefonate da parte di anziani che vogliono sentirsi meno soli, in questo momento temono di essere abbandonati, perchè non sanno come comportarsi nella loro quotidianità”, ha detto. “Per qualcuno, la paura di essere lasciati soli è anche più impellente della preoccupazione per il coronavirus. Cercano una rete di solidarietà e di amicizia che oggi è più difficile trovare rispetto ai rapporti di un tempo e il rischio è che cadano in depressione”. Da qui, lo sforzo di Auser nell’essere vicini a queste persone, ancora di più in questo momento di isolamento forzato. g.b.

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