“Anch’io mi sono sentito totalmente abbandonato dal sistema sanitario”. E’ lo sfogo di Giulio, un lettore, che ci ha raccontato la sua esperienza. Giulio ha avuto per quattro giorni la febbre a 38. “Dal numero verde”, ci scrive, ” l’unica cosa che mi hanno detto è stata ‘se ha difficoltà respiratorie chiami il 112’…ma se una persona arriva a riconoscere una difficoltà respiratoria, vuol dire che è già (o si sta pericolosamente avvicinando) ad un quadro clinico grave. Il sistema dovrebbe attuare un monitoraggio preventivo, non sperare che la situazione non vada a degenerare e solo così prendere azione. Anch’io sono stato segnalato al mio medico di base il quale, oltre a darmi 10 giorni di malattia e a dirmi di prendere paracentamolo, non ha fatto nulla. Capisco la pericolosità della situazione, però è totalemente assente un piano di monitoraggio pre-ospedalizzazione e questo è un errore madornale perché fa arrivare in ospedale pazienti con quadri clinici complicati. Inoltre la mancanza di verifiche di laboratorio su pazienti sintomatici rende più esposti anche i familiari presenti in casa, ai quali non è imposto alcun tipo di isolamento con il rischio potenziale di andare a spargere il virus all’esterno, situazione che credo essere verosimile come motivo del mio contagio. Di questo passo, mi dispiace dirlo, ma la situazione andrà solo a peggiorare nonostante le misure draconiane imposte dai vari decreti. Mi auguro che un seria interrogazione sui vertici sanitari regionali venga attuata e che qualcuno alla colomba pasquale ci arrivi (oramai siamo ad una settimana) ma che al panettone di Natale stia nel giusto posto, a casa e senza incarichi. Non a prendere decisioni che ne vanno della vita delle persone”.