Controllo sanitario e protezioni per gli operatori di polizia: la richiesta della Usip Uil
Tamponi per controllare lo stato di salute delle forze dell’ordine: questa la richiesta che arriva dalla Usip Uil di Cremona, sindacato di polizia che chiede un “accurato monitoraggio sanitario degli operatori delle Forze dell’Ordine impegnati sui controlli alla cittadinanza”.
“Da diverso tempo ormai a Cremona sembra di vivere in un film apocalittico, sirene di ambulanze che continuano a suonare, rintocchi di campane che suonano a morte, necrologi che non hanno fine, ogni giorno un bollettino di guerra” scrive il sindacato in una nota. A fronte delle ultime misure messe in atto dal Governo, che vedono un grande impegno da parte delle forze dell’ordine, la situazione diventa per quest’ultime particolarmente pesante. “A tali necessarie misure che investono direttamente la società civile, in tutti i settori, da quelli familiari a quelli produttivi, vi sono misure legate al contenimento della diffusione del contagio di diretta pertinenza delle forze dell’ordine. Alle quali viene richiesto di contrastare i comportamenti sconsiderati di cittadini che dolosamente ignorano le disposizioni governative”.
A questo proposito, Usip Cremona, “ritiene necessario garantire agli operatori di Polizia una migliore tutela attraverso una mirata strategia di profilassi rispetto alle possibilità di contagio tra gli stessi operatori ed anche verso gli stessi cittadini, tramite una dotazione efficace dei Dpi (mascherine, guanti e occhiali protettivi) che ad oggi vengono difficilmente riassortiti e all’esecuzione di un tampone rinofaringeo per Covif-19, proprio nei confronti di chi opera in prima linea per garantire la salute pubblica.
E’ ormai notorio, esistono infatti soggetti che seppur inconsapevoli, sono portatori del virus in quanto asintomatici, e pertanto possano contribuire ad allargare ancor di più il contagio tra gli stessi operatori e finanche tra i cittadini sottoposti al loro controllo”.
A questo proposito, il sindacato ha fatto richiesta, al prefetto e al questore di Cremona, di “un intervento risoluto e nell’immediatezza, al fine di scongiurare il proliferare del virus tra coloro che sono chiamati in primis alla salvaguardia dell’ordine e sicurezza pubblica, con l’auspicio che anche in Italia l’epidemia possa arrestarsi e volgere ad un veloce epilogo”.