Lettere

'Inutile imporci di stare a
casa se non ascoltano le
nostre segnalazioni'

da Lettera firmata

Le scrivo perché vorrei sottoporle il mio caso per fare capire quanto assurdo sia il regolamento attuale sui comportamenti da tenere per il Covid. Nove giorni fa io e altri due colleghi contemporaneamente ci ammaliamo. Ho i sintomi tipici: febbre non troppo alta, mal di ossa, fatica a respirare tosse e non sento più né gusto né olfatto. Mi metto in malattia e chiamo il Numero Verde della Lombardia che mi dice di stare in casa. Tampone nulla…

Ieri quando ho letto che moltissime persone che hanno il Covid perdono temporaneamente gusto e olfatto, ho richiamto il Numero Verde e spiego loro che io lunedì prossimo rientrerò (spero) a lavorare e sarò a contatto con clienti e colleghi: ma se nessuno mi fa il tampone come faccio a sapere se sono positivo con il rischio di contagiare altre persone?

Mia moglie lavora in una casa di cura per anziani. Ho usato tutte le precauzioni, ma come facciamo a sapere se lei è positiva e magari asintomatica e sta contagiando altre persone? E’ inutile che ci impongono di stare in casa se poi non ascoltano le segnalazioni che noi cittadini facciamo. Io e mia moglie (e chissà quanti altri) lavoriamo in mezzo ad altra gente. Dovremmo avere delle sicurezze per proteggere gli altri e queste sicurezze sono sapere se si è positivi tramite tampone per evitare di contagiare altri. Tamponi che ci vengono negati.

Questa è la situazione che volevo porre alla sua attenzione.

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