Cronaca

Coronavirus, i morti sul territorio salgono a 199 Galimberti: 'Restate a casa'

Sono 199 le vittime del coronavirus in provincia di Cremona, 30 in più rispetto a ieri: un vero e proprio bollettino di guerra per un’emergenza che sembra non trovare fine. I dati sono pesanti anche a livello regionale: in Lombardia salgono a 1.959 i morti a livello regionale positivi al Coronavirus: 319 decessi in più nelle ultime 24 ore. Si tratta del maggior incremento giornaliero dall’inizio dell’emergenza Coronavirus.

Il contagio, come già detto in mattinata dal Governatore Attilio Fontana, sembra non calare, e si addita chi continua a violare le regole imposte dal Dpcm: a farlo è il sindaco Gianluca Galimberti, ma anche il governatore Attilio Fontana. L’appello corale è sempre lo stesso: “restare a casa”.

“Ci hanno segnalato che ci sono cittadini che escono di casa per lavare la macchina, altri che fanno partitelle nei cortili, altri che in modo sistematico vanno fuori per correre, anche in gruppo. Non va bene” sentenzia Galimberti. “Oggi ho avuto una call con la Regione: i numeri del contagio sono in crescita e rischiamo di non avere più i posti per curare i malati. Questa è un’emergenza, prendetela come tale, vi prego. Ogni uscita di casa è rischiosa per voi e per gli altri. Altrimenti serviranno misure ancora più rigide definite dal Governo, in linea con richieste come già avevamo fatto con gli altri sindaci lombardi e Regione”.

“Stare a casa è un sacrificio necessario” rincara la dose Gallera. “I nostri ospedali sono ancora in grande difficoltà. A Crema andremo a realizzare una struttura mobile che possa alleviare il sovraffollamento. A Cremona è arrivato un ospedale da campo per ben 60 persone. Ognuno deve lavorare con determinazione per sconfiggere il virus. Anche i singoli cittadini, facendo il proprio dovere”.

Intanto sul territorio cremonese proseguono con i controlli anche da parte della Polizia Locale: “Aiamo passati da un’azione di sensibilizzazione (anche attraverso messaggi coi megafoni nei quartieri) a un’azione vera e propria di verifica” evidenzia Galimberti. “In questi 15 giorni abbiamo coinvolto 408 pattuglie per: controllare gli spostamenti (i vigili hanno fermato 1073 persone, 3 sono state denunciate all’autorità giudiziaria); controllare le attività (i vigili hanno fatto verifiche in 1.019  attività commerciali, artigianali e pubblici esercizi); controllare le situazioni di aggregazione specialmente nei parchi pubblici; controllare gli spostamenti sugli autobus del trasporto pubblico.

Dunque i controlli ci sono e siamo impegnati al massimo per continuarli e implementarli. Ma non possiamo essere ovunque e in ogni momento. Occorre che cresca la responsabilità dei cittadini. Ve lo chiedo ancora una volta. State a casa. Rimandate ciò che non è essenziale e state a casa. Ne va della vita delle persone”.

E se gli ospedali traboccano, continuano ad arrivare i rinforzi: “Gli infermieri laureati nelle scorse settimane son 180 e li stiamo distribuendo alle aziende ospedaliere, già da domani” spiega Gallera. “Dalle università stanno arrivando anche gli specializzandi al 4º e 5º anno. Oggi sono stati assunti 40 medici e qualche medico in pensione si sta presentando nelle aziende”.

Continuano anche i trasferimenti dagli ospedali più sovraffollati (Cremona, Bergamo, Brescia e Lodi) nelle strutture: oggi sono stati 30, 200 in totale. Gallera ha anche risposto alle preoccupazioni avanzate dalle Rsa: “Nel 90% dei casi i pazienti trasferiti sono andati in strutture sanitarie private e ospedaliere. In alcuni casi nelle Rsa, ma solo laddove vi siano strutture con padiglioni separati dagli altri e con personale dedicato solo a questo. Non mettiamo insieme i malati covid con gli anziani”. 

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