Cronaca

Appello di Galimberti alle aziende: 'Rispettate le regole Chi non lo fa deve chiudere'

⚠️ CORONAVIRUS - PROTOCOLLO TRA GOVERNO, CATEGORIE E SINDACATI SUL LAVORO SICURO. APPELLO AI DATORI DI LAVORO:...

Pubblicato da Gianluca Galimberti su Sabato 14 marzo 2020

“Ho un altro appello da fare, questa volta ad imprese, società, studi professionali, attività commerciali” lo ha detto il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, rivolgendosi alle imprese del territorio. Dove certo, si può continuare a lavorare, ma va fatto “in totale sicurezza” ha detto il primo cittadino in un video.

“Il decreto del Governo non ha impedito di continuare le produzioni e le attività lavorative delle realtà che ho appena menzionato. Si tratta di disposizioni del governo non dei comuni” ha detto il sindaco. “In effetti ci sono alcune imprese che devono lavorare pena ad esempio il non avere nelle prossime settimane generi essenziali. Ma per produrre lo stesso bene essenziale (alimentare o sanitario ad esempio) servono tante imprese diverse. E se si chiude un pezzo di questa catena si chiude tutto. Poi ci sono imprese a ciclo continuo e l’eventuale chiusura determinerebbe un impegno di lavoratori in più e non in meno e procedure di sicurezza delicate che è meglio in questo periodo non attivare. 

Dunque, si può continuare a lavorare e alcuni cittadini devono andare a lavorare in queste realtà. Ma, e qui è importantissimo, lo devono fare in totale sicurezza. Oggi Governo, categorie economiche e sindacati hanno firmato un importante protocollo che stabilisce precise azioni che i datori di lavori devono garantire e attuare in questo momento per limitare il rischio di contagio.

Quattro le richieste che il sindaco fa alle  imprese, alle società, agli studi professionali, alle attività commerciali: “Attivate il più possibile il lavoro da casa; sospendete le attività che non sono indispensabili; sanificate i luoghi di lavoro; assumete rigidi, rigidi protocolli anti-contagio con presidi e rispetto delle distanze. Insomma rispettate le regole!”.

Regole che invece non tutti rispettano: “ci sono arrivate anche delle segnalazioni che abbiamo sottoposto a categorie, sindacati e lo faremo con la Prefettura. Chi deve andare avanti a lavorare deve poterlo fare in sicurezza. Chi non rispetta le regole deve chiudere. Lo dico in accordo con Prefettura, categorie economiche e sindacati. Chiedo a tutte le realtà lavorative attive di diventare in questo momento veri e propri presidi sanitari. Per il bene dei lavoratori e di tutti noi!”.

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