Cronaca

Demolizioni ex Armaguerra: abbattuti capannoni e un bosco secolare

E’ iniziata la demolizione dei fabbricati dell’ex Armaguerra di via Castelleone. Dietro i muri di cinta e i cancelli del complesso industriale in disuso da decenni sono spariti alberi secolari e capannoni, ridotti a macerie di laterizi e lattoneria. Restano in piedi per ora i capannoni su cui sono montati i pannelli fotovoltaici, verso il rondò, e i fabbricati più interni, verso via Seminario. E’ qui che sorgerà la nuova cittadella commerciale – direzionale proposta dall’Immobiliare Azzurra, proprietaria dell’area: quasi 40mila mq che saranno suddivisi in tre ambiti, con 15.758 mq di superficie lorda destinati ad ospitare  5 medie distribuzioni di vendita di cui una sola alimentare. Tra le opere urbanistiche connesse all’operazione immobiliare è previsto un nuovo innesto dalla tangenziale.

Dalle malconce recinzioni del complesso si può sbirciare dentro a quella fabbrica che ormai sempre meno cremonesi possono dire di aver visto in funzione: l’Armaguerra appunto, fabbrica di armi e munizioni voluta da Farinacci dopo il 1938 per rifornire l’esercito del rinato ‘impero’ italiano. Funzionò a pieno regime solo per pochi anni, tra 1940 e 1943 e arrivò ad avere fino a 1500 dipendenti. Dopo l’8 settembre i tedeschi fecero spostare i macchinari in posizione più protetta sul lago di Garda. Quindi, finita la guerra, i capannoni vennero utilizzati in parte dalla Umberto Piacenza e successivamente da un’azienda specializzata nella produzione di camion attrezzati (raccolta rifiuti, pompieri, ecc). Negli anni Sessanta il completo abbandono e ora la rinascita nel segno del terziario, l’unico settore economico ancora parzialmente in fase di ascesa. g.biagi

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