Cronaca

Prefetto: 'Chiamati a sacrifici perchè possano durare meno' Sbaracco ok, ma non all'aperto

Riunione in prefettura (foto di repertorio)

Attivare la protezione civile per prestare aiuto agli anziani soli presenti sul territorio che si trovano nella situazione di non potere uscire, per problemi vari o per necessità di quarantena: questa la proposta dell’amministrazione provinciale di Cremona, che ora attende dall’Anci indicazioni in merito. Si è parlato anche di questo stamattina, nel corso della riunione in Prefettura del Centro di Coordinamento e Soccorso (CCS) per la gestione dell’emergenza legata al contenimento del contagio da COVID-19.
L’organismo riunisce i vertici provinciali delle FFOO, la Protezione Civile, il Comando dei Vigili del fuoco, le autorità sanitarie provinciali e il Sindaco del Comune capoluogo. Le modalità impiegate per lo svolgimento della riunione sono state tali da rispettare le precauzioni dettate dall’Istituto Superiore della Sanità e dal Governo, senza escludere in futuro il ricorso alla videoconferenza.

“Il  momento attuale – ha detto il Prefetto, Vito Danilo Gagliardi – non consente lo svolgimento nella forma consueta, come mercato all’aperto, del tradizionale Sbaracco cittadino. Bisogna attendere, mettere in pausa, e avere fiducia, insieme ripartiremo più forti e più veloci di prima”. Questo lascia intendere un diverso svolgimento della manifestazione organizzata da Botteghe del Centro, proprio per il fine settimana e inserita nel contesto di parziale ‘ritorno alla normalità’ che l’associazione sta portando avanti.

Il Prefetto dando avvio alla seduta, dopo aver salutato i presenti, ha rivolto un appello a quelle che debbono considerarsi le strutture essenziali dello Stato.  “Queste strutture, e chi le rappresenta, non possono cedere alla tentazione di uno sbandamento, non possono vacillare proprio in un momento come questo.
Serve il loro esempio per imporre adesso nuovi stili di vita, nuove forme di comportamento, che la situazione richiede.
È normale e comprensibile essere preoccupati, tutti abbiamo persone care alla cui salute teniamo, tutti siamo esseri umani, ma siamo qui per svolgere il nostro dovere, per fare la nostra parte.
Non siamo più coraggiosi di altri, siamo semplicemente responsabili, in un momento particolare in cui tutti devono sentirsi chiamati ad esserlo, con il massimo impegno di cittadini e nel rispetto della sacralità del dovere di solidarietà che si impone a ciascuno che sia parte di una comunità.
Si richiedono ulteriori sacrifici, e tutti devono essere ligi nell’osservazione dei divieti e delle misure che si sono resi necessari perché questi sacrifici siano efficaci e abbiano a durare meno”.

L’altro tema affrontato concerne l’attenzione per la tutela delle fasce più deboli e maggiormente esposte alle insidie del contagio, che rimane costante e verrà potenziata. Il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni, a margine della seduta del CCS della Prefettura, ha fatto sapere che si sta valutando l’eventuale attivazione di Volontariato di Protezione Civile per l’assistenza alla popolazione sul territorio, riferita in particolar modo alle fasce deboli (anziani, persone sole, etc.) relativamente a necessità eventuali collegate all’assistenza domiciliare.

Il Vice Presidente della Provincia Rosolino Azzali  inoltre, ha colto l’occasione per invitare a riflettere sulle conseguenze indirette di tipo positivo che possono derivare dalla valorizzazione di alcuni aspetti di questa situazione, come ad esempio il potenziamento degli strumenti e delle modalità di smart working, cogliendo l’occasione per intervenire sulle ultime sacche di digital divide che vanno eliminate sul territorio.

 

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