Cronaca

Coronavirus, le richieste del territorio cremonese a Regione e Governo

Una lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Governatore lombardo Attilio Fontana dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti a nome del territorio cremonese e che ne riassumesse le richieste. “Ieri (martedì 3 marzo, ndr) – ha scritto su Facebook Galimberti -, in accordo con tutto il territorio (Camera di Commercio di Cremona, categorie economiche, ordini professionali, forze sociali e sindacati, parlamentari nazionali e europei, consiglieri regionali, Comuni di Crema e Casalmaggiore), compatto e coeso ho inviato questa lettera al Presidente Conte e al Presidente Fontana con le richieste che facciamo per affrontare la fase di emergenza e il dopo”. Lo stesso sindaco di Cremona ha quindi aggiunto: “Ho sentito personalmente al telefono i Ministri Boccia e Speranza. Stiamo davvero mettendo in campo tutto a favore della tenuta del nostro sistema economico e sociale. Dentro ovviamente il rispetto fondamentale delle disposizioni a tutela della salute”.

Le richieste del territorio cremonese sono volte a chiedere aiuti durante questa emergenza legata al coronavirus, ma guardano anche oltre, quando ci sarà da “recuperare la reputazione del nostro brand e la competitività del nostro territorio”. Tra le imprese e i datori di lavoro più colpiti ci sono quelli dei settori turismo, commercio, artigianato e servizi che “hanno subito le conseguenze della crisi per il venir meno delle prenotazioni e delle vendite di prodotti e/o servizi”. Anche per questo si chiedono “azioni a tutela del nostro export, interventi puntuali a favore della nostra zootecnica e del nostro settore primario e delle imprese dell’artigianato”.

Il territorio cremonese chiede dunque a Regione e Governo che siano attuati interventi a favore del credito e della liquidità delle imprese e dei lavoratori autonomi, ma integrati con interventi a sostegno della liquidità a tassi agevolati e calmierati per permettere di far fronte alle esigenze immediate. Interventi che vadano nella direzione di favorire il lavoro attraverso il credito di imposta e l’estensione anche alle micro-imprese della cassa integrazione in deroga. Un passaggio è stato dedicato alle imprese costrette ad interrompere o diminuire la produzione per disposizione dell’autorità sanitaria o perché i dipendenti sono soggetti a quarantena, ma anche agli Enti pubblici che vanno “adeguatamente sostenuti sia dal punto di vista economico-finanziario che normativo”. Cremona vorrebbe infine che vengano “sospese o prorogate le scadenze degli adempimenti civilistici fiscali e previdenziali per imprese e lavoratori autunomi con sede legale e/o operativi in provincia di Cremona e per cittadini residenti”.

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