Cronaca

Questua molesta, nigeriano a processo: 'Sono un rifugiato politico e sono intoccabile'

Importunava i clienti di una pasticceria di via Giuseppina con continue ed insistenti richieste di denaro. Alla richiesta dei documenti da parte degli agenti della polizia, l’uomo aveva inveito contro di loro, offendendoli e facendo resistenza. A processo è finito il nigeriano Efe Iyen, 27 anni, domiciliato nel bresciano, risultato privo di documenti di identificazione. L’episodio risale al 21 febbraio 2016. Era da una quindicina di giorni che l’imputato stazionava davanti alla pasticceria, importunando i clienti. I titolari erano stati costretti a chiedere l’intervento della Questura, visto che alle loro richieste di allontanarsi e di lasciare in pace la clientela, l’uomo aveva riposto con offese e minacce. Al loro arrivo, i due agenti di pattuglia erano stati insultati in inglese dal nigeriano, che si era rifiutato di fornire i documenti, dicendo di essere un rifugiato politico e di essere intoccabile, dopodichè aveva cercato di allontanarsi verso il centro cittadino. Uno dei due poliziotti lo aveva raggiunto in via Novati e lo aveva riportato verso l’auto di servizio. Qui il nigeriano aveva nuovamente rifiutato di fornire le proprie generalità, e alla fine era stato condotto in Questura per accertamenti sulla sua identità. Al termine delle veriche, il 27enne era stato denunciato per rifiuto di indicazione sulla propria identità personale, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Oggi si è aperto il processo nei suoi confronti.

Sara Pizzorni

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