Cronaca

Insulti, botte e minacce a genitori, ex moglie e figlio: divieto di avvicinamento

Percosse, minacce – anche di morte – e insulti, rivolti alla ex moglie, al figlio, ai genitori e al fratello: queste le accuse a carico di un cremonese 54enne, nei cui confronti il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’allontanamento dalle due case di famiglia e il divieto di avvicinamento ai suoi più stretti parenti. Una storia drammatica, quella che emerge dagli incartamenti giudiziari, e che si lega, secondo l’accusa, a un problema di “consumo incontrollato” di cocaina.

L’uomo era tornato un paio di anni fa a vivere con la ex moglie per un periodo di convalescenza in seguito a un incidente. Tutto sembrava procedere per il meglio, quando, secondo quanto riportato dalla donna in denuncia, il suo atteggiamento sarebbe cambiato: scatti d’ira improvvisi sempre più frequenti, urla e offese avrebbero iniziato ad essere all’ordine del giorno. Sulla base delle denunce sporte dai familiari ai Carabinieri di Cremona, le cose sarebbero precipitate intorno alla metà di febbraio, quando le violenze verbali sarebbero poi sfociate in vere e proprie aggressioni fisiche. Numerosi risultano essere gli episodi denunciati. Una sera l’uomo avrebbe preso a sberle la ex moglie e tirato una testata sul naso al figlio. Successivamente avrebbe rinchiuso in camera la donna, costretta a chiamare 1l 112 per farsi liberare.

Episodi analoghi anche nei giorni successivi, in uno dei quali sarebbe rimasta coinvolta anche la fidanzata del figlio, minacciata di morte. Nel corso dei numerosi interventi fatti dai militari presso l’abitazione, non sono mancate minacce e insulti anche nei loro confronti, anche utilizzando una spada.

Nel turbine della violenza sarebbero poi finiti anche la madre e il fratello dell’indagato: l’uomo, dopo l’ennesima sfuriata, avrebbe tirato una testata al fratello e minacciato entrambi con un coltello da cucina. Giunte sul posto, le forze dell’ordine, chiamate da una vicina, hanno dovuto sfondare la porta di casa, trovando i tre rinchiusi al buio in camera da letto. L’ennesimo episodio che è andato ad arricchire la già lunga serie di denunce nei confronti dell’uomo, inducendo il giudice ad emettere il provvedimento cautelare nei suoi confronti.

LaBos

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