Coronavirus, il Cremonese in zona gialla: ecco le limitazioni previste
Locali chiusi dalle 18 alle 6 della mattina successiva, sospensione di manifestazioni ed eventi di ogni tipo, chiuse le scuole di ogni ordine e grado (con stop alle gite scolastiche), ma anche la chiusura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura: questa una parte dei provvedimenti contenuti in un Decreto della Regione Lombardia, che verrà firmato nelle prossime ore e che riguarda la cosiddetta “zona gialla”, in cui rientra il territorio cremonese.
A questo proposito, “il sindaco Galimberti ha fatto notare che ci sono bar inseriti in ristoranti, e quindi qualche aggiustamento nell’ordinanza dovrà essere fatto” spiega il prefetto Vito Danilo Gagliardi, che ha incontrato la stampa per aggiornare la cittadinanza sulla videoconferenza in corso tra i vertici regionali, con il presidente Fontana e l’assessore Gallera, le prefetture, i sindaci e le istituzioni sanitarie, per definire i provvedimenti e le misure che dovranno essere prese nel territorio.
Sempre nella zona gialla persiste l’obbligo, da parte di chi è arrivato in Italia da zone a rischio epidemiologico, di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’Ats. Sono inoltre sospese le procedure concorsuali, mentre per quanto riguarda gli uffici pubblici e la quarantena degli individui che hanno avuto contatti con i casi confermati di malattia, verranno date nuove istruzioni.
Per quanto riguarda le attività commerciali, ha spiegato Gallera durante la conferenza stampa in Regione, “si dispone che bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico dovranno essere chiusi dalle ore 18 alle ore 6. Si tratta di misure per evitare assembramenti in tali locali”. Invece per gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati è disposta la chiusura nelle giornate di sabato e domenica, con eccezione dei punti di vendita di generi alimentari.
Si tratta di disposizioni che naturalmente sono in divenire e che, come ha spiegato il prefetto, potrebbero subire modifiche e aggiustamenti durante la riunione regionale in corso. Per il momento in fascia rossa, dove i Comuni verranno letteralmente blindati, sembrano permanere solo i comuni del lodigiano interessati al contagio. Qui vi sono delle restrizioni ulteriori oltre a quelle già stabilite in zona gialla. Ad esempio i locali dovrebbero rimanere chiusi tutto il giorno e permane il divieto di allontanamento dal Comune o dall’area interessata da parte di chiunque, così come l’accesso.
Verranno chiuse tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi pubblici essenziali. L’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità deve essere condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. E’ prevista la limitazione all’accesso o sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone di ogni tipo. Sono sospese le attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità e anche lo svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti nell’area interessata.
Laura Bosio