Per la quarantena obbligatoria si valuta anche l'utilizzo di edifici ex militari
“Quelli che stiamo affrontando sono numeri importanti”, ha detto l’assessore Gallera in conferenza stampa, per questo si sta cercando di limitare il più possibile le occasioni di contagio. L’invito a non uscire di casa riguarda oltre ai residenti di Codogno e Castiglione d’Adda (dove il 38enne primo contagiato risiede) anche quelli di Casapusterlengo, dove l’uomo lavorava. Insomma, occorre “evitare la vita sociale attiva”, ha detto Gallera, anche sulla scorta delle procedure seguite in Germania e Francia che hanno consentito di limitare la diffusione del virus.
Per tutti coloro che hanno avuto contatti diretti con il 38enne è stata e verrà disposta la quarantena obbligatoria che potrà svolgersi a domicilio oppure in altre strutture, non ospedali ma più probabilmente edifici militari o ex militari che verranno individuati dalla Protezione Civile della Regione di concerto con i singoli Prefetti. L’assessore regionale alla Protezione Civile Pietro Foroni ha parlato anche di possibile utilizzo di strutture civili per coloro che non dispongono di stanze riservate nelle proprie abitazioni. Chi invece ha la possibilità di svolgere la quarantena domiciliare deve poter disporre di un bagno privato: se esce dalla stanza dovrà osservare strette prescrizioni, quali utilizzare la mascherina, indossare guanti prima di toccare gli oggetti domestici ed utilizzare disinfettanti.
Come ha ricordato Gallera anche questa mattina, chi accusa sintomi influenzali (che sono poi gli stessi del coronavirus) non deve rivolgersi al Pronto Soccorso (quello di Codogno resta chiuso) ma chiamare il 112: “Manderemo al domicilio squadre di sanitari che effettueranno il tampone, il risultato si avrà nel giro di qualche ora”, ha assicurato l’assessore. g.b.