Cronaca

Niente da fare per la Tin, fumata nera dal vertice dei sindaci in Regione

Generica disponibilità “a lavorare insieme in modo costante, con il coinvolgimento dei vertici dell’ATS e della ASST” ma conferma del declassamento della Tin, la terapia intensiva neonatale. E’ il risultato dell’incontro di questa mattina tra la delegazione dei sindaci del territorio e l’assessore alla sanità regionale Gallera, con dirigenti e funzionari regionali.

Erano presenti  Mirko Signoroni, Presidente della Provincia di Cremona, Gianluca Galimberti Sindaco di Cremona, Filippo Bongiovanni Sindaco di Casalmaggiore, Roberto Mariani Sindaco di Stagno Lombardo, Luca Moggi Sindaco di Pizzighettone, Sebastiano Baroni Sindaco di Crotta d’Adda, Alberto Zabert Sindaco di Pieve d’Olmi, Nicoletta Domaneschi Vice Sindaco di Castlverde.

“Sulla TIN di Cremona la Regione – afferma la delegazione cremonese –  ha deciso e non cambia tale decisione, illustrandoci le motivazioni in base alle quali in casi analoghi al nostro la Regione ha fatto scelte di mantenimento.  L’Assessore e i tecnici ci hanno anche illustrato i criteri decisi per la subintensiva neonatale. Ci hanno spiegato che tali criteri vengono incontro alle richieste che abbiamo fatto quando la delegazione della Regione era venuta a Cremona e che garantiranno una stabilità di servizio e di presenza del reparto. Attendiamo che i criteri siano ufficializzati per confrontarci con il territorio e per esprimere un giudizio e comunque garantiamo un’analisi e una vigilanza attente, anche disposti a fare ulteriore battaglia se questi non saranno soddisfacenti per il territorio.

“Abbiamo posto altre questioni: la strategia sul futuro del nostro ospedale e gli investimenti per il suo rilancio, il pronto soccorso, le liste di attesa, gli accordi tra aziende (Cremona, Crema e Mantova) necessari per un rafforzamento dell’offerta e del servizio, la possibilità di un DEA di secondo livello, gli interventi necessari sulla struttura. Dalla Regione abbiamo raccolto la disponibilità a lavorare insieme in modo costante, con il coinvolgimento dei vertici dell’ATS e della ASST. Abbiamo già fissato i prossimi passi che insieme dovremo fare per continuare questa battaglia comune di salute, di sviluppo e di sicurezza”.

 

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