Sì condizionato al prestito tavola di S.Agata al Museo: in chiesa resterà una copia
Tavola di S. Agata in prestito al museo diocesano e realizzazione di una copia in modo da poterla esporre nella chiesa che da sempre la custodisce. Queste due delle richieste dell’unità pastorale S.Ilario – S. Agata – S.Agostino, dopo l’assemblea di ieri sera. Ecco il comunicato ufficiale della presidenza dell’unità pastorale:
“La Presidenza dell’U.P., dopo aver consentito un adeguato approfondimento e confronto sul progetto del museo diocesano, ritiene di accogliere la proposta della diocesi aderendo e partecipando, in modo propositivo, al nuovo progetto museale. L’adesione si basa sull’auspicio che lo stesso possa diventare un’efficace forma di evangelizzazione e sulla speranza che il prestito di beni, che storicamente sono stati oggetto di devozione dei fedeli delle nostre parrocchie, possa rappresentare per tante altre persone, credenti e non, motivo di ricerca, riflessione e adesione alla fede cristiana.
Tenendo in debita considerazione le valutazioni critiche e apertamente contrarie emerse nel corso del dibattito, auspicando che i beni siano custoditi e conservati in modo ancor più adeguato di come sono ora, al fine di consentirne la salvaguardia della natura devozionale e spirituale ed il legame alla chiesa parrocchiale d’origine, con specifico riferimento alla Tavola di Sant’Agata e ai reliquiari, la Presidenza dell’Unità pastorale invita il Parroco a porre all’Ente di gestione del nuovo Museo diocesano alcune condizioni al prestito dei beni. Quali:
1. Sancire, mediante le pattuizioni contrattuali ritenute più idonee, il principio secondo cui viene riconosciuto che ogni singolo bene delle parrocchie della nostra U.P. dati in prestito al museo, rimarrà di proprietà della parrocchia di origine, che a sua volta si impegna a prestarli, in via temporanea, al Museo diocesano secondo le finalità indicate dal Vescovo.
2. Le parrocchie dell’unità pastorale si riservano il diritto, opportunamente regolato e pattuito tra le Parti, di poter richiedere la fruizione dei beni al fine di esporli nella chiesa parrocchiale d’origine in occasione delle festività dedicate.
3. In particolare, rispetto alla Tavola di S. Agata si chiede che l’Ente di gestione del museo diocesano si faccia carico di realizzarne una copia fedele in modo da esporla, permanentemente, presso la chiesa parrocchiale d’origine.
4. In ottemperanza alla finalità di evangelizzazione e di itinerario catechistico del nuovo museo diocesano, l’unità pastorale si riserva la facoltà, opportunamente regolata e pattuita tra le Parti, di richiedere, in forma gratuita, un certo numero annuo di visite guidate per i gruppi di catechesi.
5. Nel progetto del Museo diocesano si preveda, come in ogni nuova progettazione pastorale, una fase di verifica e la formazione di un gruppo di operatori al fine di favorire il conseguimento degli obiettivi posti al progetto stesso”.