Consigliera di Parità Fazzi: 'Molestie e vessazioni sul lavoro in aumento'
“Vessazioni e molestie in ambito lavorativo? La situazione a Cremona? Purtroppo è un fenomeno in costante e preoccupante aumento, in media con la linea nazionale”, ha commentato la Consigliera di Parità della provincia di Cremona, Carmen Fazzi, nel corso del seminario di formazione ‘Molestie e vessazioni in ambito lavorativo. Conoscere per prevenire e contrastare’, dedicato ai responsabili aziendali del personale, ai delegati sindacali, ai componenti dei Comitati Pari opportunità e dei Comitati Unici di Garanzia, ai consulenti del lavoro, presso gli Uffici Territoriali Regione Lombardia (UTR).
L’iniziativa è stata promossa dalla Consigliera Regionale di Parità dott. Carolina Pellegrini con Polis Lombardia e la Consigliera di Parità della provincia di Cremona. Fazzi ha quindi aggiunto: “Nel corso della mia attività quale Consigliera di Parità in quattro anni ho registrato moltissimi casi non solo di molestie e vessazioni, ma anche di offese, umiliazioni che rendono la vita sul posto di lavoro quasi impossibile, causa questi atteggiamenti lesivi della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Le vittime, poi, sono per la totalità donne e per il 90 % donne sole, che hanno estremo bisogno del posto di lavoro. Dobbiamo fare tutti dei passi in avanti e la prevenzione oltre ad una diversa cultura nella società rispetto anche ai temi delle pari opportunità può fare la differenza”.
Il consigliere provinciale Giovanni Gagliardi, nel portare i saluti dell’Amministrazione provinciale, ha precisato: “Un sentito grazie per l’attività svolta dalla Consigliera di Parità della provincia di Cremona Fazzi ed ai promotori di questa importante iniziativa su un tema complesso, delicato come quello affrontato oggi, che richiede la massima attenzione e presidio non solo di tutte le istituzioni, ma anche della società intera. A rendere ancor più complessa la situazione vi è una normativa di settore, in continua evoluzione, contestualmente alla diffusione di differenti fattori di rischio, con episodi, purtroppo, in crescita in fatto di molestie e vessazioni nel mondo del lavoro. Da qui l’importanza da un lato della prevenzione e dall’altro delle attività messe in campo non solo dalle Istituzioni, ma anche dai Comitati Pari Opportunità, dei CUG e dalle Associazioni al fine di prevenire molestie, vessazioni, mobbing”.
Sono seguiti gli interventi dei relatori Paola Mencarelli, Psicologa del lavoro esperta in Benessere Organizzativo sul tema “Aggressività, stress e molestie sui luoghi di lavoro: sintomi o cause di malessere organizzativo?”, di Patrizia Pancanti, Avvocata, che ha trattato l’aspetto Normativa e giurisprudenza per contrastare molestie e vessazioni in ambito lavorativo.
Nel pomeriggio sono stati affrontati i temi “Quali strumenti per la prevenzione e il contrasto delle molestie e delle vessazioni sul lavoro?”, con Carolina Pellegrini, Consigliera di Parità regionale effettiva, “Il riconoscimento della violenza sul luogo di lavoro come fattore di rischio: dalla tutela dei danni alla prevenzione” con Monica Livella, Responsabile della sede Inail di Cremona, “Straining – Demansionamento e discriminazioni” con Kendra Barbotta, Responsabile Ufficio Vertenze CGIL di Cremona e presentato il Progetto Libellula, con Rosa Morelli , Responsabile relazioni esterne Zetaservice.
La nutrita presenza in sala di rappresentanti del mondo sociale e sindacale, delle realtà associazionistiche ed operatori del settore, unitamente ad amministratori locali, rivela quanto importante ed attuale sia la tematica trattata nel seminario, anche sotto il profilo dell’evoluzione dei modelli organizzativi nei luoghi di lavoro, della tutela e sviluppo delle pari opportunità e della parità, nonché del benessere lavorativo. Proprio il benessere organizzativo nei luoghi di lavoro è stato il concetto che è emerso da quanto rappresentato da quasi tutte le relatrici. L’imprenditore, che è investito della responsabilità sociale d’impresa, deve mettere in campo tutte le azioni positive e le buone prassi utili al raggiungimento del benessere, ma anche i lavoratori e i loro rappresentanti devono conoscere gli strumenti per la prevenzione ed il contrasto dei fattori di rischio che possono portare ad un malessere organizzativo. E’ quindi basilare che entrambe siano ben consapevoli dell’importanza del raggiungimento e mantenimento di un tale obiettivo, che rende le aziende più performanti.