Cronaca

'Fate meno figli': la Diocesi in campo contro l'opuscolo del Comune

Lo scivolone del Comune di Cremona con la pubblicazione a proprie spese dell’opuscolo su clima e cibo (con prefazione di due assessori, Rosita Viola e Simona Pasquali) e quell’infelice sintesi: “Meno carne rossa, meno figli, no auto e no aereo”, ha portato i riflettori di tutta la stampa italiana su Cremona. Una notorietà, questa, di cui tutti avremmo fatto volentieri a meno. Lo stesso sindaco Gianluca Galimberti ha scritto sulla propria pagina di Facebook: “quello che è stato scritto […] profondamente sbagliato e stupido, grave e non condivisibile” facendo ritirare l’opuscolo.

Adesso interviene la Diocesi di Cremona con una presa di posizione del Gruppo di Lavoro Laudato Si’ e dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, e con un documento intitolato “La difesa del Creato passa dalla difesa e generazione della vita. Educhiamo i nostri figli ad una ecologia integrale”. Con forza si afferma che fare figli non incide sui cambiamenti climatici. Ma che “farsi carico della difesa del clima e custodia del creato è un impegno per tutti, richiede scelte concrete e coraggiose senza cadere nel riduzionismo: ‘Visto che sulla Terra siamo in tanti e consumiamo, riduciamo il numero di chi consuma’”.

Il documento aggiunge inoltre che si deve invece puntare sulla sobrietà e sulla cultura della cura. Nel documento inoltre si cita il numero 222 dell’Enciclica Laudato si’ «La spiritualità cristiana propone un modo alternativo di intendere la qualità della vita, e incoraggia uno stile di vita profetico e contemplativo, capace di gioire profondamente senza essere ossessionati dal consumo»”. Durissimo anche il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire. Nella sua home page titola: “Per salvare il pianeta bisogna fare meno figli. Volantino choc del Comune”

Con una nota interviene sulla vicenda anche Fondazione Cariplo, che finanzia il progetto all’interno del quale è stato pubblicato l’opuscolo finito nel mirino. In un comunicato la Fondazione sottolinea di avere “appreso con stupore la notizia della pubblicazione, a Cremona, di un opuscolo che aveva tra gli obiettivi una campagna di sensibilizzazione su tematiche ambientali e che tra i suggerimenti per mitigare i cambiamenti climatici propone alcuni comportamenti individuali tra cui anche quello di fare meno figli; chiarisce che l’opuscolo in questione è stata un’azione messa in atto da soggetti terzi rispetto alla Fondazione, nell’ambito però di un progetto molto ampio da essa finanziato”.

“Progetto – si scrive ancora – che, vale la pena di ribadirlo, ha dimostrato il suo valore con numerose attività ben realizzate sul territorio, tra cui la promozione della filiera corta e del cibo sostenibile. Ciononostante la pubblicazione dell’opuscolo con questo tipo di contenuti mostra una grande superficialità nel trattare l’argomento demografico e chiediamo di ritirare la pubblicazione, così come ha già fatto il sindaco di Cremona, che ha anticipato la nostra richiesta. Riteniamo che la complessità degli impatti del cambiamento climatico debba essere comunicata diversamente e confidiamo nel fatto che si sia trattato di una grave svista”.

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