'Fare figli, danno per il clima' Volantino shock del Comune Il sindaco lo fa ritirare
AGGIORNAMENTO – Dalla sua pagina facebook, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti è intervenuto in merito alla polemica sorta su un volantino che circola a Spazio Comune e in altre zone della città, su iniziativa di Filiera Corta Solidale e del Comune di Cremona, dal titolo ‘Fai una spesa responsabile’. Tra i consigli elencati c’è anche quello secondo cui per combattere il cambiamento climatico bisogna fare meno figli. “Non avevo visto il libretto prima della notizia”, ha scritto il sindaco. “Quello che è stato scritto è profondamente sbagliato e stupido, grave e non condivisibile. Gli assessori hanno spiegato che è un contenuto estrapolato malissimo da un contesto più generale di uno studio. Verrà ritirato!”.
Una lettura che ha suscitato l’indignazione dei partiti di opposizione. A partire dal consigliere comunale di Forza Italia, Federico Fasani, che ha postato sulla propria pagina Facebook, commentando ‘Spero di avere capito male’. A rincarare la dose è Fratelli d’Italia, che manda una nota a firma del segretario cittadino, Luca Grignani.
“Mettere al mondo un bambino è un atto di grande responsabilità” sottolinea. “Certamente ogni genitore o adulto responsabile si preoccupa per la qualità della vita delle future generazioni. Da qui a pensare però che siano proprio i bambini una delle principali cause d’inquinamento e che le nuove nascite vadano evitate per salvaguardare l’ambiente, è segno tangibile di totale assenza di cultura e di decadimento della nostra civiltà.
E che di tali assurdità si facciano promotrici l’Assessore alle Politiche sociali e fragilità di Cremona, Rosita Viola, e la sua collega Assessore alla Mobilità sostenibile e Ambiente, Simona Pasquali, è ancor più incredibile, grave ed inaccettabile. A firma dei due assessori è infatti in distribuzione presso Spazio Comune un opuscolo dove vengono date ai cittadini cremonesi consigli su come rendere la nostra spesa quotidiana un atto civico, etico, equo e trasparente.
A pagina 15 dell’opuscolo, nell’elenco delle “Quattro azioni individuali più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici” si legge al secondo posto ‘meno figli’. Ci chiediamo retoricamente: è mai possibile, ma sopratutto è accettabile, che un assessore della nostra città, quand’anche addetto all’Ambiente ed ancor più se addetto alle Politiche sociali e alla famiglia, consiglino ai concittadini di scongiurare le nascite di bambini e di evitare di crearsi un famiglia, tanto più numerosa, ritenendoli altrimenti responsabili dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento? Un assessore “alla Fragilità”? Di quale fragilità? Quelle delle piantine e della verdure…? Ci chiediamo altresì: il Sindaco, di cui cui tutti conosciamo la professione di Fede, è al corrente e condivide l’indirizzo e la linea politica dei suoi assessori?
Ci si chiede infine: la Chiesa locale e talune associazioni di riferimento, che tanto supporto hanno sempre dato all’attuale sindaco, condividono questi consigli anti-inquinamento? A parte non credibili errori di stampa, siamo certi che nei prossimi giorni ci saranno molteplici occasioni perché il Sindaco e la sua Giunta ci chiariscano la loro posizione, che noi tutti sin d’ora consideriamo segno di inciviltà e barbarie assoluta e contro cui siamo disposti, in assenza di immediato ritiro dell’opuscolo e scuse pubbliche, ad una mobilitazione generale”.
Non manca poi la Lega, che a sua volta attacca: “Materiale informativo comunale che invita a fare meno figli? No grazie” scrive in una nota il senatore cremonese del Carroccio Simone Bossi. “Mi è stato segnalato un volantino che sarebbe in distribuzione a Cremona, dedicato alla spesa responsabile, a cura di una serie di enti tra cui figura anche il Comune. Nella pagina dedicata al clima e al cibo, sono elencante quattro indicazioni che, a dire loro, sarebbero efficaci per mitigare i cambiamenti climatici: meno carne rossa, no auto, no aereo e ‘meno figli’. Mi rifiuto di credere che questo volantino esista davvero, peraltro con il patrocinio del Comune. Sarebbe di una gravità inaudita, un insulto alle politiche per la famiglia. Andremo in fondo a questa vicenda, perché venga fatta chiarezza”.