Ambiente

Fotovoltaico a Cr Solidale: il fronte contrario non demorde Altri due ordini del giorno

Si sta allargando il fronte anti – impianto fotovoltaico sui 13 – 15 ettari di terreno agricolo che circondano Cremona Solidale. “Del tutto insoddisfacente’ è stata definita dall’esponente M5S Luca Nolli, la risposta alla sua interrogazione dell’assessore Simona Pasquali lunedì in Consiglio, tanto che ad appena due giorni di distanza, lo stesso Nolli ha presentato un nuovo ordine del giorno che chiede a sindaco e giunta di informarsi in maniera più completa presso la controllata Fondazione Città di Cremona, proprietaria dei terreni e comunque ad opporsi in ogni modo, negando le autorizzazioni necessarie. L’esponente pentastellato chiede inoltre di rispettare quanto promesso nel programma elettorale della maggioranza “per il rispetto dell’ambiente e contro ogni inutile spreco di suolo”.

Rincara la dose sulla risposta di Pasquali il gruppo di Forza Italia, con un altro ordine del giorno sullo stesso tema, che impegna il Consiglio ad “avviare una variante al Piano delle Regole di Cremona (uno degli allegati tecnici del Piano di Governo del Territorio) per inibire la possibilità di installare pannelli fotovoltaici a terra su tutto il territorio comunale, indipendentemente dalla destinazione urbanistica dei terreni. Riteniamo – continuano i consiglieri Malvezzi, Fasani e Simi – che questi impianti possano trovare la loro più utile collocazione sulle coperture degli immobili. Si tratta di una norma semplice e chiarissima che non lascia spazi ad equivoci, quegli equivoci che la maggioranza di sinistra continua invece ad alimentare”.

Duro l’attacco nei confronti della maggioranza: “Ci saremmo aspettati – affermano – che la maggioranza di sinistra potesse avere una seppur minima sensibilità rispetto a questo tema, ma non è stato così. Al contrario, l’assessore all’Ambiente Pasquali ha assunto un atteggiamento vergognosamente pilatesco rispetto alla nota vicenda”. Secondo i tre consiglieri è impossibile che la giunta non sia a conoscenza del progetto, visto che 4 dei cinque membri del Cda della Fondazione sono nominati proprio dal sindaco.

Il primo a fare emergere la questione era stato l’ex vicepresidente della Fondazione Giancarlo Storti, anche lui proveniente dal Pd. Proprio Storti ha sostenuto che la Fondazione già ricava 50mila euro dai pannelli fotovoltaici installati sui tetti di Cremona Solidale e rispetto all’affitto dei terreni agricoli attuali, il parco fotovoltaico porterebbe alla cassa della Fondazione 20mila euro all’anno in più, una cifra che secondo l’ex amministratore potrebbe essere reperita attraverso altre operazioni di bilancio. Complessivamente l’introito per la Fondazione, su 30 anni di concessione diritto di superficie alla ditta Juwi (che ha presentato la proposta) ammonta a 1 milione e 150mila euro, il 50% alla stipula del contratto, il resto in cinque anni. Cifra che la Fondazione impiegherebbe per la ristrutturazione di un’ala della palazzina storica del Soldi per farne il nuovo centro diurno Alzheimer e una nuova Comunità per anziani, il cui progetto è ormai approvato.
Per Storti sarebbe auspicabile che il Comune aprisse una fase di consultazione con la città e le associazioni ambientaliste per un confronto sull’opportunità del progetto.

“Siamo da sempre favorevoli alle energie da fonti rinnovabili – insistono invece i consiglieri di Forza Italia –  e culturalmente aperti a cogliere con favore tutte le innovazioni tecnologiche che possano generare energia riducendo emissioni nocive per l’uomo e per l’ambiente. Crediamo anche che il terreno agricolo sia un bene prezioso che vada utilizzato al meglio e valorizzato per le sue potenzialità produttive e per il valore paesaggistico che esprime.
“La giunta Galimberti raggiunge vette di ipocrisia inimmaginabili. Un atteggiamento tipico di chi non si vuole assumere le proprie responsabilità rispetto a questioni politicamente scomode, una posizione che suona come un’autentica presa in giro dei cittadini e dei loro rappresentanti in Consiglio Comunale. Ci risulta invece che, salvo smentita degli interessati, il Sindaco Galimberti, il vice Sindaco Virgilio e l’Assessore Viola abbiamo incontrato i vertici e i tecnici della Fondazione Città di Cremona ben due volte nei mesi di Agosto e Settembre scorso e che si sia trattato questo tema. È così difficile conoscere il pensiero dell’Amministrazione Comunale? O forse qualcuno si vergogna di renderlo pubblico?”

g.b.

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