Cronaca

Luci in viale Po: intervento da 40mila euro per migliorare lati pedonali

Superate, ma non del tutto da parte della minoranza, le perplessità procedurali sull’iscrizione all’odg del consiglio comunale della petizione sull’illuminazione di viale Po, oggi il vicesindaco Andrea Virgilio ha confermato che un problema esiste ma ha assicurato l’impegno dell’amministrazione a risolverlo. C’è già anche un preventivo, redatto da Citelum per migliorare l’illuminazione sui lati pedonali del viale, quelli più prossimi alle abitazioni: 40mila euro più Iva.
“In viale Po – ha spiegato Virgilio – con l’arrivo di Citelum sono state modificate solo le lampade. La differenza rispetto a prima è di sensazione luminosa, dovuta ai led che offrono una migliore definizione degli oggetti, ma, nei punti in cui non arriva il fascio luminoso, c’è più oscurità rispetto a prima.
“Martedì scorso verso le 19 abbiamo fatto delle verifiche illuminotecniche: sede stradale e pista ciclabile rientrano pienamente nei parametri previsti dalla legislazione.  Invece nella parte più a ridosso delle abitazioni il limite scende al di sotto dei parametri, come però succedeva anche in precedenza. Alla luce di queste verifiche abbiamo chiesto a Citelum di proporci una soluzione; il progetto presentato prevede l’installazione di bracci verso le zone più in ombra, un po’ come è stato fatto sulla pista ciclabile di viale Trento e Trieste”. Il 13 febbraio è previsto un incontro con i rappresentanti di quartiere che hanno sottoscritto la petizione, forte di quasi 600 firme.

Il progetto Citelum verrà inserito nel piano delle opere pubbliche.
Tra gli interventi di replica, quelli delle minoranze, che in ufficio di presidenza avevano dovuto “battagliare per ottenere la trattazione di questo punto”: Ventura, FdI, ha ricordato che “il problema nasce da quando venne dato l’appalto a Citelum”, contrapponendo l’offerta fatta a suo tempo da Linea Reti Impianti (Lgh); Ceraso, FI, ha ricordato il ritardo con cui l’amministrazione si è occupata della petizione, presentata fin dal 14 novembre e a cui non è stato dato riscontro entro i 45 giorni come da regolamento. Malvezzi  (Viva Cremona) ha poi ampliato lo sguardo a tutta la città evidenziando che anche in via Dante e altre zone la nuova illuminazione è carente o addirittura assente e ha chiesto di reperire un soggetto terzo che valuti la qualità dell’illuminazione in città”. Intervenuto, per la minoranza anche Luca Nolli, M5S, che ha puntualizzato quando avvenuto in ufficio di presidenza e sottolineato come i fasci di luci a led siano per propria natura più focalizzati di quelli delle lampade tradizionali. g.biagi

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