Cronaca

Un angolo di Cremona nel quartiere newyorkese di Brooklyn

di Marco Bragazzi

Forse poche persone ricorderanno il nome di Mae West attrice che, come sex symbol a metà del XX secolo, era dotata di battute al fulmicotone e di una camminata diventata quasi leggendaria. Al pari di Mae West un altro grande della celluloide, Mickey Rooney, divenne famoso nel dopoguerra per la sua altezza, la lista infinita di premi legati al cinema e l’altrettanto lunga lista di mogli tra cui la ‘divina’ Ava Gardner. Dalla celluloide al rock per ‘incontrare’ una delle più grandi voci femminili quella Pat Benatar che da decenni scrive ed interpreta canzoni diffuse in tutto il mondo.

Questi grandi nomi dello spettacolo, insieme ad altri, sono collegati tra di loro per una appartenenza geografica, ovvero sono legati ad una piccola zona di New York, compresa nel famoso ‘quartiere’ di Brooklyn, dove sono nati o cresciuti. Greenpoint è una zona residenziale di Brooklyn che si affaccia sull’East River dove le strade sono disposte in maniera ordinata, quasi ‘essenziale’ e dal lungo fiume si può vedere il profilo est di Manhattan con i suoi confini delineati a nord da Long Island e ad est dalla zona dei Queens. Nella tranquillità di questa piccola parte della popolosa metropoli esiste un piccolo angolo architettonico che si ispira dalla città di Cremona, fatto che non è una novità in senso assoluto ma che rende onore ad una storia architettonica che ha quasi mille anni.

William Wheeler Smith è stato un architetto, multimilionario e filantropo newyorkese il quale, grazie ad una visione lungimirante del mondo architettonico, ha cambiato il profilo di varie zone della città di New York. Wheeler era nato in città nel 1838, dopo gli studi alla prestigiosa New York University comincerà il suo apprendistato e il suo percorso di rinnovamento del profilo architettonico della metropoli progettando e facendo costruire numerosi edifici poi destinati a diventare luoghi per la tutela dei più poveri o dei bambini. Wheeler era un profondo conoscitore della architettura italiana che, da centinaia di anni, riusciva ad influenzare molti dei lavori proposti in varie città del mondo ma, per quanto riguarda Greenpoint, la scelta progettuale di Wheeler ricadde sulla piazza millenaria di Cremona.

Edificata nel 1870 la Sunday School di Greenpoint, destinata a luogo di culto protestante, è un tributo a Piazza del Duomo di Cremona, tributo non solo visivo ma anche formale in quanto al momento della presentazione del progetto alla commissione edilizia di New York l’architetto Wheeler propose un progetto che, nella parte descrittiva, prendeva direttamente spunto dalla piazza cremonese. Nello sviluppo della struttura fa capolino il battistero cremonese in chiave ottagonale, il rosone del duomo e, pur in forma minore, un omaggio al Torrazzo con il piccolo campanile.

La costruzione ‘cremonese’ di Wheeler entrerà nel panorama di Greenpoint, sia come luogo di culto che come struttura architettonica tanto che, nel 1982, divenne parte del progetto newyorkese di rivalutazione urbanistica entrando ‘di diritto’ tra gli edifici che non potranno essere abbattuti. Negli archivi della commissione edilizia, così come sui libri dedicati ai progettisti newyorkesi, il nome della Sunday School di Greenpoint è affiancato a quello di Piazza del Duomo, offrendo a Brooklyn un piccolo ma significativo angolo dedicato a Cremona.

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