Cronaca

Si scagliò contro i carabinieri, ma era in preda a delle coliche Per il nigeriano, pena sospesa

Era in preda ad un attacco di colica renale, il 9 gennaio scorso, Ike Osas, il nigeriano di 25 anni ospite della Casa dell’accoglienza arrestato dai carabinieri con l’accusa di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo il legale della difesa, la sua reazione era stata “spropositata” proprio a causa dell’attacco di colica renale, tanto che poi aveva chiesto scusa ai carabinieri. Per questo motivo il difensore, per quanto riguarda il reato di resistenza, ha chiesto ed ottenuto per il suo assistito, che ha patteggiato otto mesi, la pena sospesa. Due i referti medici prodotti: uno poco dopo l’arresto e l’altro la mattina successiva prima che il 25enne fosse condotto in tribunale per il rito direttissimo. Per quel che concerne invece l’accusa di spaccio, il giudice ha emesso sentenza di assoluzione: l’imputato era stato trovato in possesso di nove bustine di marijuana, ma le analisi chimiche hanno accertato che il principio attivo dello stupefacente era molto basso, paragonabile a sole tre bustine. Al termine del procedimento, il giudice ha revocato l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria per la firma. Il nigeriano è quindi tornato libero.

Sara Pizzorni

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