Emergenza smog: a Cremona polveri sottili da nove giorni sopra la soglia critica
Si continua a parlare di emergenza smog, con Cremona a nove giorni di superamento della soglia critica di 50 microgrammi/mc di polveri sottili. Si tratta di uno dei valori più alti, superata solo da Milano, con 20 giorni, e da Pavia, con 10. Sono i dati rilevati nelle centraline urbane nelle giornate del 14 e 15 gennaio 2020. Cremona, insieme a tutti gli altri capoluoghi, a parte Sondrio, è ‘fuori legge’ per quanto riguarda lo stato di contaminazione atmosferica che nei capoluoghi della ‘Bassa’ si è attestata su valori circa doppi rispetto alle soglie di inquinamento stabilite dalla UE. Milano è l’unica ad avere già attivato le misure di emergenza di secondo livello, ed è l’unica ad aver migliorato, sia pur di poco, la propria situazione ambientale nella giornata di ieri che, contro le previsioni, è risultata in assoluto la peggiore in termini di qualità dell’aria da quando, negli ultimi giorni dell’anno scorso, è incominciata la fase di prolungata stabilità atmosferica.
Oltre alle limitazioni di secondo livello introdotte a Milano, sono scattate le misure temporanee di primo livello nei comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria nelle province di Monza, Cremona, Lodi e Mantova. Considerate le previsioni meteo, ancora favorevoli all’accumulo degli inquinanti, ancora per almeno due giorni non si potrà procedere con la disattivazione delle misure temporanee. Le limitazioni sono invece state revocate a Bergamo e Brescia. L’introduzione delle misure si articola su due livelli in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10 (50 ?g/m3) registrato dalle stazioni di riferimento (per più di 4 giorni 1° livello o per più di 10 giorni 2° livello) attraverso un sistema macchinoso e non tempestivo: la verifica per stabilire l’attivazione viene effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì (giornate di controllo) sui quattro giorni antecedenti; le misure temporanee, da attivare entro il giorno successivo a quello di controllo (ovvero martedì e venerdì), restano in vigore fino al giorno di controllo successivo.
Sulla questione inquinamento è intervenuta Legambiente che parla di ‘immobilismo’ della Regione Lombardia. “L’aria da inizio anno è tossica e i livelli di polveri sottili non accennano a diminuire in buona parte del territorio lombardo, eppure l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo difende la decisione di non applicare ulteriori misure a per contrastare l’inquinamento dell’aria”. “Siamo stanchi dei botta e risposta ideologici su questioni importanti come l’inquinamento e la salute dei cittadini”, ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Come fa l’assessore Cattaneo a dire che i dati danno ragione a Regione Lombardia quando è proprio Arpa che certifica il dato di inquinamento giornaliero? Sarebbe più onesto dire che vedremo gli effetti delle misure strutturali in atto nel prossimo decennio (vedi rinnovo parco auto) ma le polveri sottili e gli NOx continueranno a tenerci compagnia perché non si investe abbastanza sulla riqualificazione degli edifici, non si cambia agricoltura e non si fa l’unica cosa che in altre città europee viene già attuata: limitare il più possibile la circolazione delle auto potenziando il trasporto pubblico locale rendendolo preferibile. Siamo difronte ad una situazione allarmante e Regione Lombardia indossa il paraocchi, aspettando l’arrivo provvidenziale di pioggia e vento, dimostrando così di non essere in grado di affrontare le emergenze in tema di smog e denigrando, anzi, quei Comuni virtuosi che si pongono in prima linea per contrastarlo anche con iniziative drastiche”.