Fuga di monossido a Robecco d'Oglio, un'intera famiglia intossicata
Un’intera famiglia, cinque bambini e due adulti, è rimasta intossicata nella notte tra martedì e mercoledì a Robecco d’Oglio, in via Garibaldi. Tutto è iniziato intorno a mezzanotte, quando la madre, una donna di 34 anni, si è sentita male. Il marito ha chiamato l’ambulanza, che l’ha trasportata in ospedale per un controllo. Gli esami hanno riscontato un’intossicazione da monossido, e per i medici l’imperativo è stato di soccorrere tutto il resto della famiglia. Alcune ambulanze sono quindi state mandate a prelevare i bambini, che sono stati trasportati agli ospedali di Cremona e di Fidenza per un controllo. Tutti sono rimasti lievemente intossicati ed è stato necessario somministrare loro l’ossigeno.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, che si sono occupati di mettere in sicurezza l’abitazione e di verificare la situazione, insieme ai Carabinieri. Secondo quanto raccontato dal padre, si sarebbe trattato di una fuga di monossido originata da una stufa a legna, che la famiglia utilizza per riscaldare l’abitazione in queste fredde serate, quando il riscaldamento normale non è sufficiente. Fortunatamente per la famiglia, di origine pakistana, non vi saranno conseguenze serie.
Si tratta del secondo episodio in pochi giorni in paese: il 31 dicembre 3 bambini erano infatti rimasti intossicati in un’abitazione di via San Martino. Pochi giorni dopo, il 3 gennaio, è stata la volta di Pieve d’Olmi, dove le conseguenze sono state tragiche, con la morte di Patrizia Bonvini. Una serie di episodi che richiamano l’attenzione su un pericolo concreto che si presenta ogni inverno. “E’ importante prestare attenzione ed effettuare i controlli di legge periodicamente” sottolinea il vice sindaco di Robecco, Omar Guindani. “Un impianto non a norma potrebbe avere conseguenze gravi, quindi raccomando ai cittadini di stare attenti”.
Le interviste al padre dei bambini, al vicesindaco Guindani e ad una testimone
LaBos