Lettere

Elezione Signoroni: 'Soldo,
oltre che mentire, confonde
interessi locali e provinciali'

da Alberto Sisti, Consigliere Provinciale Forza Italia

Mi sembra che Vittore Soldo si affanni a rispondere sempre e subito a Gabriele Gallina mosso più da questioni personali “soncinesi” piuttosto che da ragionamenti politici provinciali. Se a Soldo dà fastidio che Gallina vada a Milano da Gallera in macchina invece che in treno o che Gallina sia Sindaco a Soncino e invece il Pd sia relegato all’opposizione, credo francamente che non interessi a nessuno e tanto meno ai cittadini della provincia di Cremona.
E’ bene che Soldo la smetta di raccontare balle, perché sappiamo tutti che se avesse voluto davvero presentare una candidatura unitaria per la presidenza della provincia al fine di unire il territorio, le occasioni ci sarebbero state; e non solo una! Quale sarebbe il nome che avrebbe proposto Soldo per le prime elezioni di agosto come candidatura unitaria? Mi risulta nessuna!

Ma non solo, quale sarebbe il nome che avrebbe proposto Soldo per le seconde elezioni di novembre come candidatura unitaria? Anche qui mi sembra nessuna, anzi Soldo facendo una assurda forzatura ha imposto di nuovo la ricandidatura di Signoroni, la quale ha diviso il territorio e la politica cremonese e infatti è stata votata solo dal 20% degli amministratori locali. Poi un po’ di serietà quando si affermano le cose: su tre cose che ha detto, non ce n’è una vera!

La prima, Soldo afferma che sarebbero stati i funzionari della provincia che in modo unilaterale avrebbero redatto l’ordine del giorno del primo consiglio provinciale a firma Signoroni. Questa dichiarazione offende Signoroni, perché lascia sottointendere che non sapeva cosa stava facendo quando ha firmato l’ordine del giorno del consiglio, convocazione che rientra nelle competenza esclusive del Presidente. Delle due l’una: o Signoroni non sapeva quello che faceva, e non credo, o Soldo non sa quello che dice, più plausibile.

La seconda, Soldo vuole far credere che le dimissioni di Signoroni hanno sanato il dolo e fatto cadere l’interesse particolare dello stesso. Non sembra essere d’accordo con Soldo nemmeno il Tribunale di Cremona, quando nell’ordinanza afferma che: “Non si può nemmeno ritenere, come eccepito dalla difesa, che a seguito delle spontanee dimissioni operate da quest’ultimo [Signoroni] in data 3.10.2019, si sia avverata una condizione per la cessazione della materia del contendere”.

La terza, la chicca finale: Soldo come motivazione per giustificare la fretta di agosto del Pd per mettere Signoroni in carica, afferma che c’era in scadenza la convenzione di segreteria generale con Lodi e si doveva agire in fretta per avere un Presidente eletto in carica che risolvesse subito la questione. Ebbene siamo nel 2020 e c’è tuttora in carica, da agosto, il vicesegretario.

Concludendo, Soldo si sta sempre più dimostrando politicamente inadeguato al ruolo che ricopre, confondendo gli interessi politici locali con quelli provinciali, raccontando le sue “verità” volendole spacciare per vere e raccontando un sacco di balle, sapendo di raccontarle; almeno speriamo per lui che sia così. Soldo si prenda una bella vacanza, si rilassi un pochino e torni a metà gennaio pronto per dialogare con le forze politiche del centrodestra che attendono solo interlocutori politici seri e responsabili per trovare soluzioni politiche che uniscano e non dividano il territorio.

Alberto Sisti, Consigliere Provinciale Forza Italia

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