Cronaca

Dalla Pickford a Walt Disney Così la musica di Cremona educa i più piccoli

di Marco Bragazzi

La musica, la liuteria e Cremona come mezzo per la crescita culturale dei più piccoli. A Cremona è stata dedicata una vasta letteratura ‘per ragazzi’ che richiamava la storia della città sopratutto nell’ottica della liuteria e della musica fin dal XIX secolo, ma con lo sviluppo delle conoscenze pedagogiche e dei mezzi d’informazione si sono ovviamente evolute anche le modalità legate alla conoscenza per i più piccoli.

Agli inizi del XX secolo una delle più famose scrittrici per ragazzi statunitensi, Kate Douglas Wiggin, mise su carta con racconti eccezionali la sua enorme esperienza maturata come educatrice in alcune delle scuole d’infanzia che si sviluppavano negli Stati Uniti fin dalla fine del 1800. La Wiggin divenne famosa per un racconto del 1903, ‘Rebecca of Sunnybrook Farm’, libro così famoso che Hollywood decise di farne un film nel 1917 interpretato nientemeno che da Mary Pickford, attrice letteralmente ‘mattatrice’ del cinema di inizi ‘900. Il successo della pellicola fu enorme e rappresentò un sigillo per la Pickford che fu protagonista anche nel 1909 del film ‘Il liutaio di Cremona’.

Visto l’enorme valore pedagogico del libro la Wiggin nel 1904 uscì con un altro racconto ‘The Village Stradivarius’, dove affrontava la recalcitrante volontà di Anthony Croft (un bambino di 8 anni) nel presentarsi a scuola. La storia di Anthony era simile a quella di molti bambini di inizio ‘900, storia che si trasforma in favola quando il protagonista scopre il piacere della vita quotidiana, ovvero il violino e la liuteria. Il racconto è delicato e godibile e descrive di come un bambino, semplicemente guardando fuori dalla finestra di casa, vede un bosco e sogna di poter tagliare le tavole degli alberi per ricavare un violino tutto suo, fatto con le sue mani e suonato con le sue emozioni. “Sollevando il violino al mento, inclinò il capo verso di lui e cominciò a suonare. . . E il tono squillò con ricchezza e resistenza vellutata finché l’atmosfera era saziata con armonia”.

Il rapporto pedagogico tra la musica e la scuola ha sempre avuto un impatto molto forte nel sistema educativo anglosassone, tanto che nel 2006 la Walt Disney Television produsse una serie di cartoni animati per i bambini da 0 a 6 anni incentrati sul rapporto tra la musica e l’apprendimento. La serie, in inglese, ebbe quasi 70 puntate e vede i 4 protagonisti Quincy, Annie, Leo e June, affrontare viaggi esplorativi nel mondo musicale attraverso gli occhi dei più piccoli per avvicinare i coetanei a quel linguaggio universale che è la musica. La serie in questione prese il nome di Little Einsteins, ovvero bambini che scoprono e fanno scoprire la musica ai loro spettatori così come il famoso fisico tedesco scoprì e fece scoprire la legge della relatività (e molto altro ancora, ovviamente).

Nella seconda stagione del Little Einsteins si arriva alla puntata ‘Hello Cello’, ovvero ‘Ciao violoncello’ dove, una volta aperto il sipario sul racconto, i bambini (e di solito anche i genitori) di tutto il mondo vedono stagliarsi un profilo che i cremonesi conoscono bene; tra il Torrazzo, il Duomo e il Battistero comincia l’avventura dei 4 amici per far capire il violoncello, ‘figlio’ di quella liuteria cremonese che, nel 2017, è ancora ammirata in tutto il globo. Gli episodi sono in inglese ma superato il ‘gap’ linguistico si può scoprire parte di quella Cremona dedicata ai più piccoli anche in produzioni estere.

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