Cronaca

Birra e latte dedicati a Cremona nel Mississipi e in Polonia

di Marco Bragazzi

Dalla pinta alla tazzina di caffè dal Minnesota alla Polonia. Il nome Cremona è quello che accomuna due diverse realtà del mondo alimentare, ovvero quello di una piccola birreria artigianale, la Reads Landing Brewery Company adagiata sul fiume Missisipi qualche decina di chilometri a sud di Minneapolis e la crema per caffè della Maspex, colosso multinazionale polacco con sede a Wadowice, nel sud del paese. La storia che lega due prodotti così diversi è legata alla città lombarda per due differenti motivi ma, in entrambi i casi, motivo di orgoglio per i cittadini cremonesi.

La Reads Landing Brewery Company venne fondata dal postino Charles Read su una struttura galleggiante a metà del 1800 come emporio di birra, nel 1869 divenne una birreria artigianale a tutti gli effetti con l’apertura della sede storica che, nel corso dei decenni, verrà rinnovata più volte. Il nome del paese, Reads Landing, deriva proprio dalla scelta del fondatore di dotare quella zona di una struttura fissa destinata alla produzione di birra, infatti in quegli anni gli abitanti della zona amavano dire “Read’s Landing” (L’approdo del signor Read), dando origine al nome dell’abitato.

Allo stesso modo il ricettario e i nomi per la produzione di birra artigianale del signor Read si accostavano alla sua vita quotidiana e, da suonatore dilettante di violino, il mastro birraio-postino decise di chiamare una delle sue creazioni con il nome della patria dei violini per eccellenza, Cremona. Da quel momento in tutta l’area il nome della città è sempre stato accostato ai maestri liutai e alla birra a loro dedicata. Nel 1880, con la morte del fondatore, il declino della piccola birreria e dell’abitato si fa sempre più acuto e, complice le migrazioni dei cittadini verso le metropoli, la Reads Landing conosce vari passaggi di mano per quasi un secolo fino a quando, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’area ritrova, grazie alla sua tranquillità tra le colline e il fiume Mississipi, un discreto flusso turistico. La trasformazione avviene alla fine del secolo scorso, quando oltre alla birreria viene annesso un ristorante con bar e le miscele della birreria cominciano ad essere vendute on line. Oggi i gestori sono i signori Kent and Karla Schedlbauer i quali hanno saputo giocare con il nome Cremona, essendo la birra scura molto cremosa i titolari hanno aggiunto alla birra Cremona il termine Cream Ale (termine tecnico per la birra ad alta fermentazione), derivato da una volontaria storpiatura di Cremona in Cream Ona. Una scelta di marketing che ha saputo portare buoni frutti, viste le vendite.

Discorso completamente per la “Cremona” del latte polacca; dopo la caduta del muro di Berlino nel 1990 nel sud della Polonia venne fondata la Anin Company, piccola azienda monoprodotto nella lavorazione del latte. Nacquero così le prime buste di crema per caffè presenti ormai in tutto il mondo, spesso utilizzate per sostituire il latte vero e proprio nelle tazzine o tazze da caffè. Al momento della fondazione della linea venne deciso di chiamare la crema Cremona, non per un simpatico e prevedibile gioco di parole, ma in quanto tributo alla zona che rappresenta uno dei fulcri europei nella produzione di latte. Basti pensare che i futuri titolari della azienda Anin rimasero a bocca aperta nel 1987 quando, grazie alla parziale apertura dell’ex blocco sovietico, arrivarono in città per visitare la Fiera Internazionale del bovino da Latte. Da quella visita nacque l’idea di chiamare con il nome Cremona la linea dedicata al derivato del latte, scelta che misero subito in pratica appena costituita la loro azienda. Nel 1998 la multinazionale dei prodotti solubili Maspex acquisì la Anin ma mantenne il nome Cremona per il latte solubile, continuando a produrlo e a distribuirlo in tutto l’Est Europa dando lustro ad uno dei motivi di orgoglio cremonesi.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...