Politica

Dibattito sul caso Signoroni, Soldo a Fi: 'Smettete di dividere il territorio'

Non si esaurisce il dibattito sulla vicenda delle elezioni del presidente della Provincia, che vede un botta e risposta piuttosto intenso tra il Pd e Forza Italia. E’di nuovo Vittore Soldo, coordinatore provinciale del Pd, a prendere la parola, rispondendo alle ultime affermazioni di Gabriele Gallina, coordinatore Fi: “Non capisco a chi si riferisca Gallina quando parla di responsabilità verso le istituzioni e più cautela nelle scelte politiche: accetterei questo richiamo da chiunque tranne che da Forza Italia che, è bene ricordarlo, in tempi ben precisi, 3 e 4 di agosto, ha chiesto al Pd di non presentare nessuna candidatura alla Presidenza della Provincia e di far commissariare l’ente Provincia” sottolinea. “Questo giusto per mettere in chiaro chi aveva a cuore le istituzioni ed il territorio e chi invece sarebbe serenamente andato incontro ad un periodo di commissariamento dell’ente per un tempo indefinito in un momento particolarmente delicato per il territorio”.

Non solo: “Oltretutto serve ricordare che prima ancora di questa proposta che abbiamo declinato, il Pd, non altri, aveva sottoposto a tutte le forze politiche, compresa Forza Italia, di ragionare su una candidatura unitaria: proposta a cui nemmeno era stato dato un riscontro negativo. Quindi nessuno venga a fare la morale ed il richiamo al rispetto delle istituzioni e dei modi al Pd”.

E non manca un invito agli avversari: “Piuttosto consiglierei a Forza Italia di contribuire a tenere insieme al territorio e di smettere di continuare a dividerlo ma soprattutto consiglieri di riportare la verità dei fatti avvenuti: in primis il mancato inserimento all’ordine del giorno al primo consiglio provinciale della convalida degli eletti è stata decisa dai funzionari della Provincia in modo unilaterale e non da chi aveva la responsabilità politica. In seconda battuta è giusto ribadire che le dimissioni di Signoroni fanno cadere l’interesse particolare e quindi il dolo e la pervicacia nell’azione politica. Si tenga inoltre presente che i motivi di ineleggibilità sono stati rimossi.

Si ricorda inoltre che a cavallo delle elezioni di agosto, l’ente ha vissuto una situazione di difficoltà: era in corso lo scioglimento della convenzione del servizio di segreteria generale con la Provincia di Lodi e ancora di più sarebbe servito un presidente eletto con un mandato “popolare” e non un commissario, soprattutto per tutte le questioni che si sarebbero dovute affrontare. Si fa presente inoltre che il territorio, più di prima, ha bisogno di una guida, proprio adesso che si devono presidiare partite importanti come quella delle infrastrutture e quella dei presidi sanitari: per il bene del territorio non basta prendere la macchina e andare a trovare Gallera per farsi vedere interessati al territorio”.

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