Smog, autunno piovoso riduce i giorni di superamento limiti pm10: 41 da gennaio a Natale
Le piogge insistenti hanno dato una mano a liberare l’aria spazzando via le polveri sottili che da tradizione imprigionavano Cremona e molte altre città del nord Italia in una morsa di smog ogni anno. Nel 2019 a Cremona secondo i dati di Arpa Lombardia si sono registrati 41 giorni di sforamento della soglia massima consentita dei 50 microgrammi al metro cubo, scavalcando anche se di poco il valore limite dei 35 giorni annuali.
Di fatto dunque Cremona resta da bollino rosso in fatto di qualità dell’aria, ma la situazione meteorologica sembra aver dato una mano a non peggiorare ulteriormente la situazione. Analizzando i dati, le concentrazioni maggiori di Pm10 in città si registrano tra inizio 2019 e i primi di aprile, lasciando spazio poi a sforamenti più occasionali, assenti persino all’avvio della stagione autunnale e invernale che quest’anno è stata caratterizzata da lunghe settimane di precipitazioni.
Insomma a Cremona come in altre città limitrofe – Mantova per esempio che di giorni oltre il limite ne ha contati 43 – la situazione sembra migliorata, pur restando la Pianura Padana una delle aree più inquinate d’Europa.
Un’ulteriore conferma si ha guardando i dati Arpa degli ultimi dieci giorni disponibili, dal 18 al 26 dicembre.
Pure nei giorni pre natalizi dove il traffico di auto anche a colpo d’occhio era vorticosamente aumentato soprattutto nella zona del centro città e lungo le principali arterie stradali, il livello di Pm10 non si è mai avvicinato a valori fuori legge, rimanendo il giorno di santo stefano a 38 microgrammi al metrocubo. Anche perchè le temperature elevate per la stagione, hanno indotto ad abbassare gli impianti di riscaldamento.
Michela Cotelli