Fotovoltaico a Cr Solidale, Garoli (Fondazione Città Cr) risponde: 'Storti votò a favore'
Più che una battaglia ambientalista, quella sul fotovoltaico in un campo vicino a Cremona Solidale, sembra essere una resa dei conti politica tutta dentro il Pd. Dopo le dichiarazioni dei movimenti ambientalisti e le accuse di Giancarlo Storti (Pd, ex vicepresidente della Fondazione Città di Cremona) sulla questione interviene Uliana Garoli (Pd), presidente della Fondazione Città di Cremona: “Si è acceso un legittimo dibattito su quella che ad oggi è una mera ipotesi di realizzazione di un impianto fotovoltaico. Stupisce che nel dibattito sia entrata anche l’inattesa presa di posizione di Giancarlo Storti che, insieme a tutto il Consiglio di amministrazione della Fondazione Città di Cremona, ha votato a favore dell’avvio dell’iniziativa. Il dibattito è dunque legittimo, ma è necessario analizzare laicamente i termini della questione. Fondazione Città di Cremona è stata contattata da un imprenditore che chiedeva la disponibilità a concedere in diritto di superficie un fondo di sua proprietà attiguo all’azienda Cremona Solidale”. “L’idea imprenditoriale – dice ancora Garoli – è quella di realizzare un impianto fotovoltaico e il luogo risulta interessante per l’investitore per la vicinanza alla centrale Enel, che rende più semplice e diretto il trasferimento dell’energia prodotta. A tutto il Consiglio di amministrazione la proposta è sembrata sinceramente interessante, da un lato per la necessità della città di energia, pensando all’approvvigionamento energetico derivante da energia pulita”. “In secondo luogo – aggiunge – per la proposta economica interessante di 1.150.000 euro per la concessione del fondo in diritto di superficie, necessari a Fondazione per terminare con successo il restauro della palazzina storica di Cremona Solidale che a breve vedrà aprire il cantiere. Il restauro è indispensabile per rendere servizi alle persone in modo più adeguato alle necessità e per allineare l’immobile ai nuovi standard antisismici. Purtroppo la generosità dei donatori non basta a raggiungere l’ambizioso quanto importante traguardo. Gli obiettivi da raggiungere quindi consigliano senza dubbio di analizzare la proposta. Di sicuro ne vale la pena”. Interviene poi, chiedendo una pausa di riflessione, anche Santo Canale (Pd) consigliere comunale che già ha posto i suoi distinguo (e il suo voto contrario in commissione) sulla questione del taglio delle piante in via Sesto. Insomma la fibrillazione è tutta dentro il Pd.