Ambiente

Tamoil: lavori dismissione a buon punto, ma chiesti sei mesi di proroga

La Tamoil ha chiesto sei mesi di proroga al Ministero dello Sviluppo Economico per completare lo smantellamento della raffineria. Il ministero non ha ancora risposto, ma appare scontata la concessione di un allungamento dei tempi rispetto alla data fissata inizialmente al 31 dicembre 2019. Questa mattina in Comune è stato fatto il punto sullo stato dei lavori iniziati nella tarda estate 2018, da parte dei dirigenti dei vari settori comunali (Mara Pesaro con la funzionaria Cinzia Vuoto, Marco Pagliarini, Marco Masserdotti); mentre per Tamoil erano presenti il manager Enrico Garavaglia accompagnato dall’avvocato Alquati e il responsabile della Armofer Stefano Chiavolon. E’ emerso che le demolizioni sono avvenute nel rispetto dei tempi e che non resta più molto da abbattere. Tutte le torri e gli impianti destinati alla raffinazione sono stati abbattuti e portati via, resta ancora la demolizione di alcuni serbatoi minori che non vengono più utilizzati. I sei mesi di proroga richiesti sono funzionali alla definitiva pulitura dell’area e sono la conseguenza di un rallentamento dei lavori dovuto al maltempo di novembre e dall’esecuzione di ulteriori bonifiche dei materiali da residui di idrocarburi.

Dunque fra sei mesi l’area dovrebbe essere completamente ripulita dai rottami, resteranno solo i serbatoi del deposito: tra ieri e oggi, sono state tolte le vecchie insegne luminose con la scritta raffineria, e sostituite con la scritta ‘deposito’, ormai a 9 anni circa dalla chiusura dell’attività. Nulla di nuovo però sul fronte del riutilizzo dell’area: l’unica ipotesi progettuale, consegnata a suo tempo da Tamoil nel carteggio col Ministero è un ipotetico utilizzo a parcheggio. g.biagi

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