Politica

Variante via Sesto, Virgilio: 'Tappeto rosso a un'azienda che vuole espandersi'

Via libera alla variante puntuale al piano dei Servizi e delle Regole per consentire l’ampliamento dell’azienda all’inizio di via degli Artigiani, all’angolo con via Sesto. Un tema diventato più politico che sostanziale, visto che sulla legittimità della richiesta del privato nessuno ha obiettato, mentre contro il  metodo adottato della Giunta (prima il taglio degli alberi, poi l’adozione della variante per consentire l’edificazione) si è dichiarato Santo Canale, capogruppo Pd, insieme a una parte della minoranza. Il suo voto è stato però a favore della variante (in commissione si era astenuto) e alla fine sono stati 21 sì contro 4 astenuti:  Luca Nolli (M5S) e i consiglieri della Lega. Il capogruppo Alessandro Zagni ha messo in evidenza la contraddizione di un centrosinistra che “durante le elezioni chiede il voto degli ambientalisti e poi taglia gli alberi” e si è chiesto se quel taglio fosse compatibile con il finanziamento Cariplo con cui gli alberi erano stati piantati.

Andrea Virgilio, assessore al territorio, ha illustrato le motivazioni condivise in Giunta, spiegando che le compensazioni ci saranno: circa 200 alberi che verranno piantumati per mitigare l’impatto dell’autostrada in via Casalmaggiore entro il 2020. Virgilio ha difeso la scelta dell’amministrazione, ricordando successivamente che occorre darsi delle priorità e la pianificazione serve a questo: “Metto i tappeti rossi davanti a un’azienda che vuole impegnarsi in un ampliamento”. Come aveva detto in precedenza l’assessore al Verde Rodolfo Bona, è doveroso trovare una conciliazione tra esigenze del lavoro e  tutela ambientale, ma quella di via Sesto è già ora un’area caratterizzata da stabilimenti ed era già prevista la possibilità di realizzarvi strutture come palestra o pista ciclabile (che infatti è stata spostata). Oltre alle nuove piante in zona Bagnara, sono previste anche piantumazioni nei pressi di via Artigiani – Via Sesto e, cosa più strategica, verrà realizzato – prima volta assoluta a Cremona – una pianificazione che identifichi, a corona della città delle nuove aree verdi, secondo un disegno razionale che tenga conto delle ragioni urbanistiche, viabilistiche e manutentive.

“Legittimo che un privato chieda di espandersi – ha detto Canale – però ci sono stati errori di procedura che mi spiace non vengano ammessi”: mancato coinvolgimento della Commissione Paesaggio; mancato coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza e di minoranza, per il taglio del verde anticipato; eccessiva fretta nell’introitare la somma dovuta dal privato per la compravendita, 297mila euro. “E’ prevalsa la logica di introitare velocemente, mettendo in secondo piano il percorso politico di collegialità, invito la Giunta a fare tesoro di questa vicenda in modo che possa adottare in futuro un metodo diverso soprattutto per quanto riguarda le vicende urbanistiche”. Virgilio ha risposto auspicando che la Commissione territorio diventi luogo “di dibattito  nel merito, non tattico” e ha preannunciato che presto dovrà occuparsi di un’altra variante da uso agricolo a uso produttivo, per i terreni di Porcellasco che servono al laboratorio Avantea di Cesare Galli.

Una divisione nella maggioranza a guida Pd ormai conclamata tra il vicesindaco Virgilio e il consigliere Canale, membro di segreteria cittadina e provinciale, oltre che dell’assemblea nazionale. Su posizioni distanti da Virgilio fin dalla vicenda della segreteria nazionale e poi dopo le elezioni amministrative, per l’elezione del presidente del Consiglio Comunale.

A godere delle contraddizioni nel partito di maggioranza è il forzista Malvezzi nel motivare il voto favorevole alla variante: “Il centrosinistra è andato in testacoda, avete commesso un errore, pensavo che il vicesindaco lo ammettesse. Nella fiera dell’ipocrisia del centrosinistra, una mano rossa non può tagliare qualche albero. Chissà cosa non ci avreste detto se l’avessimo fatto noi. Avete una visione talmente ideologica della realtà, che trovate inconcepibile tagliare qualche albero”.

Al termine anche il sindaco ha difeso la scelta, mentre Virgilio ha ricordato che solo qualche mese fa la variante era stata adottata da tutto il Consiglio (l’iter risale addirittura a più addietro, allo scorso mandato) e sarebbe stato quello il luogo dove porre le obiezioni. g.b.

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