Cronaca

Interrogato l'investitore: Nessuno vuole ospitarlo. Lui: 'Vivevo in auto da 7 giorni'

E’ durato tre quarti d’ora l’interrogatorio nel carcere di Canton Mombello a Brescia per la convalida dell’arresto nei confronti di Mirko Gianesini, il 35enne di Verolanuova che sabato pomeriggio nella bassa bresciana ha investito e ucciso i due ciclisti cremonesi Francesco Bianchi, 70 anni, e Gianfranco Vicardi di 67. L’accusa nei suoi confronti è di duplice omicidio aggravato. Il bresciano, di professione saldatore, assistito dall’avvocato Roberto Pizio, stava guidando sotto l’effetto dell’alcol (aveva un tasso alcolico di 2 gr/litro) e in più con un’auto non assicurata e nemmeno revisionata. Anche al gip Luca Tringali, così come ha fatto ieri con il suo legale, Gianesini si è detto dispiaciuto e pentito, consapevole della gravità di quanto commesso. L’uomo, che è incensurato, ha spiegato la dinamica di quanto accaduto, ribadendo di essere stato accecato dal sole e di non essersi accorto della presenza dei due ciclisti che procedevano su due file parallele. “Me li sono trovati davanti”, ha detto, aggiungendo di aver subito chiamato i  soccorsi e di aver praticato, su indicazione telefonica dell’operatrice del 118, un massaggio cardiaco su uno dei due ciclisti, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Sul fatto di avere un’auto non assicurata, il 35enne ha detto di avere problemi economici: “Sono stato sfrattato e sto vivendo in macchina da una settimana”. “Il mio cliente ha avuto un atteggiamento collaborativo”, ha detto l’avvocato Pizio, che per il suo assistito avrebbe voluto chiedere gli arresti domiciliari, ma non è stato possibile, in quanto nessuno, nemmeno la madre e i suoi tre fratelli, ha dato la disponibilità ad ospitarlo. Per il momento, dunque, Gianesini resterà in carcere. 14 anni fa la famiglia aveva dovuto affrontare la morte del capofamiglia sempre a causa di un incidente stradale. Emanuele Gianesini, padre del 35enne operaio, era rimasto coinvolto in una tragico scontro che gli era costato la vita a soli 52 anni. Sabato il drammatico incidente provocato dal figlio, che si è messo alla guida dopo aver bevuto.

Intanto domani a Cremona sarà dato l’ultimo saluto alle due vittime: per entrambe la camera ardente è stata allestita oggi alle Figlie di San Camillo dalle 8 alle 18, mentre i funerali saranno domani, mercoledì 18 dicembre: al Boschetto alle 8.45 sarà celebrato il funerale di Bianchi, mentre alle 9.45 a Cavatigozzi quello di Vicardi.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...