Recupero basilica di San Venanzio: cittadinanza onoraria a Camerino per coniugi Arvedi
Cittadinanza onoraria a Camerino per Giovanni Arvedi e Luciana Buschini, per l’importante contributo offerto per la ricostruzione della basilica di San Venanzio, simbolo della città, danneggiata dal terremoto e rimasta inagibile per anni. Oggi pomeriggio la cerimonia solenne per la riapertura al culto, alla presenza del nunzio apostolico in Italia Paul Tscherrig, al termine della quale è avvenuta la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco, Sandro Sborgia. Grande riconoscenza, dunque, della città di Camerino (dalla cui diocesi proviene l’attuale vescovo di Cremona Antonio Napolioni, che ha fatto da tramite) all’industriale cremonese, che ha reso possibile quello che nelle Marche considerano il ‘miracolo di san Venanzio’: la restituzione al culto di un luogo dove l’entroterra marchigiano può nuovamente ritrovare il senso della comunità. Nel motivare il riconoscimento, il sindaco ha ricordato che “la cittadinanza onoraria è il gesto più piccolo che noi potevamo fare per testimoniare ai coniugi Arvedi tutta la nostra gratitudine per quanto hanno fatto per la città di Camerino, sia per quanto riguarda la scuola d’infanzia Maria Ausiliatrice, sia soprattutto per il recupero totale della basilica di san Venanzio”.
“La soddisfazione più grande che ha una persona è quella di donare le cose agli altri, siamo venuti con mia moglie per sistemare la questione dell’asilo e abbiamo visto che la messa era celebrata in una tenda. A Camerino ci sono 8000 ragazzi che studiano, la vita cristiana deve avere una sede più propria rispetto a una tenda. Siamo onoratissimi per questa accoglienza così familiare e così partecipata”, ha detto il cavalier Arvedi prima di entrare in chiesa. g.biagi