Politica

Pietro Burgazzi attacca le 'sardine nere' su Fb Le reazioni della politica

Ha sollevato un notevole polverone il post del consigliere comunale nonché segretario cittadino della Lega di Cremona, Pietro Burgazzi, che ha commentato una fotografia delle “sardine nere”, ossia donne di colore scese in campo e definite “sardine nere per difendere i diritti degli immigrati”. Un commento, “Quando non battono, nuotano”, che ha suscitato scalpore e risposte indignate sui social. Tanto che poco dopo è stato repentinamente cancellato. Ma a intervenire è anche la politica più ufficiale: “Il post indecoroso pubblicato su Fb da Pietro Burgazzi risulta doppiamente grave è incompatibile per il ruolo pubblico che riveste quale consigliere comunale” sottolinea Roberto Poli, capogruppo del Pd in Consiglio comunale. “Nel merito delle affermazioni riesce nell’intento di essere gravemente offensivo verso tre categorie: le donne, gli immigrati e gli attivisti del movimento politico delle Sardine. Mi aspetto che si dissocino gli altri esponenti della Lega e le altre forze di centrodestra”.

Non si è fatto attendere il commento del sindaco, Gianluca Galimberti, che sulla propria pagina Facebook ha attaccato duramente il consigliere del Carroccio. “E’ un commento che offende tutte le donne innanzitutto, che offende le donne e le persone di colore, che offende chi manifesta pacificamente le proprie idee” ha scritto. “Dietro a questo commento c’è violenza, c’è brutalità, c’è volgarità, ci sono stereotipi. C’è anche la volontà di ferire senza conoscere. A prescindere. Trovo grave che una persona, chiunque sia, possa scrivere così. Trovo gravissimo che lo faccia un uomo delle istituzioni. Esprimere le proprie idee non corrisponde a esprimere odio. Sbagliato sempre, pericoloso sempre, da condannare sempre. L’odio, e vengo dalla manifestazione a #Milano con Liliana Segre, non ha futuro!”.

Anche Marco Degli Angeli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha voluto condannare il post: “Per fortuna questa volta non è stato necessario chiedere le dimissioni di un leghista per l’ennesima sparata razzista. Odio, discriminazione e razzismo non sono più ammessi e tollerati nel dibattito pubblico. Fortunatamente l’Italia e gli italiani sono più civili dei politici di centro-destra. Quanto scritto da Burgazzi sul suo profilo è simbolo della grave minaccia politica e istituzionale che rappresenta la Lega. La nostra Costituzione è chiara: ogni forma di discriminazione è intollerabile e va respinta e condannata”.

Replica via Facebook anche delle Sardine: “Saremo in piazza della pace il 20 dicembre anche per questo. A favore della non violenza, di una politica meno urlata e più pensata, il rispetto, l’uguaglianza tra le persone, l’antirazzismo e l’antifascismo, la pace, la legalità, l’accoglienza e la fratellanza. Anche a Cremona ci sarà piazza gioiosa, colorata, per affermare che è possibile una nuova civiltà e una nuova umanità e che insieme si può costruire un mondo migliore. L’odio non ha futuro… Lo gridiamo anche noi!”

Laura Sguazzabia, della Commissione Lavoro Donne – Partito di Alternativa Comunista sottolinea: “Abbiamo letto il post del segretario locale del partito di Salvini relativamente alla manifestazione di Napoli e alla partecipazione di donne immigrate. Un testo disgustoso che in poche righe è riuscito a condensare il peggio della propaganda razzista e sessista. Non siamo disposte a credere, come si vorrebbe, che si tratti di un fatto accidentale da addebitarsi al singolo individuo. Si tratta invece di una mentalità ampiamente diffusa e condivisa nella Lega che da molto tempo, dai suoi massimi vertici alla base, utilizza questo linguaggio violento e volgare”. “Così come purtroppo – aggiunge – è da tempo immemore che il corpo delle donne, in prima battuta lavoratrici e/o immigrate, viene considerato un oggetto sul quale riversare tutti gli odi e i pregiudizi di classe e di razza: quanto sta accadendo nella repressione delle mobilitazioni in Cile ne è dimostrazione. A Cremona in occasione del comizio di Salvini ci siamo mobilitate per dire no alla sua politica di odio, paura e disperazione. Continueremo finché lui e i suoi accoliti non saranno sconfitti una volta per tutte”.

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