In Pinacoteca aria troppo secca: si corre ai ripari in vista della mostra di marzo
Nel piano delle opere pubbliche del Comune di Cremona saranno inserite due voci importanti per il museo civico: una nuova illuminazione e un nuovo impianto di climatizzazione. D’altronde la pinacoteca cremonese non ha mai avuto un impianto di climatizzazione e questo ha portato a chiudere la sala del ‘400 e spostare alcuni quadri – in particolare i dipinti su tavole lignee – nei depositi dove c’è una situazione microclimatica sicuramente migliore, altri invece sono stati spostati nell’unica sala climatizzata che è quella dove è stato posizionato l’armadio del Platina.
Anche l’impianto di illuminazione è quasi inesistente dunque anche questo capitolo cos’ importante è stato inserito nel piano delle opere pubbliche. Si farà tutto a lotti visto l’impegno economico. Il comune infatti ha intenzione di accedere a dei bandi. Una situazione anomala quella della pinacoteca in termini di umidità, che rende precario lo stato di salute delle opere, infatti l’ambiente è secco e il grado di umidità relativo dovrebbe essere tra il 55 e il 60%.
Il tutto in previsione anche della mostra che si svolgerà a marzo dove per la prima volta si potranno ammirare l’una di fianco all’altra due versioni del”Riposo durante la fuga in Egitto”, capolavori di Orazio Gentileschi, promossa dal settore cultura del Comune di Cremona, curata dal conservatore Mario Marubbi. Da qualche giorno sono stati installati dei climatizzatori nelle zone centrali del museo, dalla galleria dei ritratti fino alla sala del 700, dove verrà allestita la mostra, per garantire la giusta umidità per i quadri che arriveranno. Una strumentazione che comunque verrà lasciata in modo da avere i locali climatizzati in attesa poi dell’intervento che vada a risolvere questo enorme problema che va avanti da anni.
Silvia Galli