Cronaca

Canale si dissocia dal Pd su area produttiva di via Sesto 'Ma in Consiglio voterò sì'

Divisione in maggioranza durante la commissione Territorio che doveva dare parere consultivo sulla procedura di variante al Pgt per l’area di via Sesto angolo via Artigiani che da ‘verde pubblico’ sta per passare a destinazione produttiva. Proprio quell’area su cui già mercoledì sono stati abbattuti un centinaio tra alberi e arbusti, per far posto, in futuro, a un nuovo insediamento artigianale, con l’ampliamento della ditta confinante, Fvr. In discussione erano le controdeduzioni alle osservazioni presentate da Legambiente sul taglio del verde e sulla procedura seguita.

A contestare il metodo è stato il consigliere Santo Canale, Pd, lo stesso partito dell’assessore al territorio Andrea Virgilio, presente in commissione: “Non si convoca una commissione quando ormai le cose sono state decise”, ossia in questo caso, gli alberi già tagliati. Da qui il voto di astensione del consigliere, che ha fatto finire in parità il verdetto finale: 15 voti (tutti quelli delle minoranze più Canale) contro i 15 della maggioranza. Un  risultato che ha di fatto respinto al mittente la variante. Le osservazioni sono state controdedotte punto per punto: per le prime tre c’è stata parità di voto, quindi sono state respinte; altre due sono state approvate a maggioranza (perchè Ceraso e Fanti erano dovuti andare via prima). Il voto finale sul complesso delle controdeduzioni è stato positivo, mancando i due consiglieri di minoranza.

Pierluigi Rizzi (circolo Vedo Verde di Legambiente) in commissione Territorio

L’area in questione è inserita in un contesto produttivo – ha spiegato Virgilio – e se non dovesse andare in porto la compravendita (era nel piano delle alienazioni dall’anno scorso e la vendita è vincolata al cambio d’suo) la caparra versata dal privato verrà restituita. L’assessore, pur ricordando che la commissione non era la sede per parlare di verde e di compensazioni, ma si trattava di dare un parere sul cambio d’uso urbanistico, ha spiegato che dare ad un’azienda la possibilità di ampliarsi in loco è preferibile piuttosto che si trasferisca altrove magari provocando un maggior consumo di suolo. Quanto alla tempistica dell’abbattimento delle piante, avvenuto prima che la vendita dell’area fosse perfezionata, ha ammesso che politicamente poteva essere condivisibile aspettare qualche giorno. “Faccio però presente – ha detto Virgilio rivolto a Canale – che nel recente passato, si sono fatte operazioni che hanno comportato cambi d’uso senza che si sia sollevato particolare clamore, penso alla ciclabile di Cava, dove per ragioni di sicurezza dei ciclisti è stata sottratta area agricola e sostanzialmente si è trattato di consumo di suolo; così come non c’è stato clamore per il taglio degli alberi in viale Trento e Trieste, sempre per far posto alla ciclabile; e neppure per la previsione di un parcheggio nell’area di via Giordano, che comporterà il taglio di un’area boschiva”. Si tratta di interventi  realizzati o previsti nello scorso mandato e che portano la firma dell’ex assessore Alessia Manfredini. Alla quale ha fatto riferimento anche Federico Fasani (Forza Italia): “Ricordo bene che per far posto agli alberelli del bosco dei nuovi nati è stato tagliato un pioppeto con alberi di 200 anni. Non si può non concordare con una linea politica che va nella direzione di individuare contesti corretti un cui effettuare interventi sia di nuove edificazioni, sia di aree verdi. Propongo anzi di studiare insieme un piano per progettare aree verdi a corona della città, Parma lo ha già fatto. Mi dispiace che la politica in passato sia sembrata ipocrita e mi fa piacere che l’assessore Virgilio faccia quello che la destra non ha fatto, accusata di essere cementificatrice. Ma punti di vista ideologici, come anche quello che ha portato allo stralcio della strada sud, fanno solo danni”.

Alla fine il voto di Fasani, come quello degli altri consiglieri di opposizione (Ceraso, Fanti, Chiodelli, Nolli) è stato di astensione, con conseguente risultato di parità e questo darà modo, per via del regolamento comunale, di riaprire la discussione in sala dei Quadri, il prossimo 16 dicembre al momento dell’adozione definitiva della variante. “E lì il mio voto potrebbe anche cambiare”, ha concluso Fasani. Lo stesso Canale, che per tutta la commissione ha attaccato Virgilio, suo compagno di partito, al termine ha detto che in Consiglio voterà si alla variante stessa, “purchè ci vengano date garanzie, per il futuro, di un maggiore rispetto del ruolo dei consiglieri e delle posizioni di Legambiente”.

Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona) pur votando favorevolmente alla variante (e quindi respingendo tutte le osservazioni di Legambiente) ha chiesto che nella versione definitiva vengano dettagliati i luoghi deputati a ricevere le compensazioni arboree e in quale quantità. Fredda nei confronti di Canale la chiusura di Virgilio: “Colgo l’occasione per ringraziare, anche in relazione alle diverse sensibilità, quei consiglieri che non hanno utilizzato la seduta per altri motivi ma hanno elaborato proposte concrete, come Pasquetti e Nolli e ringrazio anche la minoranza che ha colto il senso di questa variante”. g.b.

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