Morto Labbate, ex dipendente del Monte dei Paschi, da anni in guerra con la banca
E’ morto oggi in ospedale dove era ricoverato a causa di un male che non gli ha lasciato scampo, Giampiero Labbate, 69 anni, ex dipendente del Monte dei Paschi di Siena, da anni in guerra con la banca per una causa di lavoro e da anni in lotta per attirare l’attenzione sul suo caso. Una lotta, la sua, iniziata nel lontano 2005 quando fu arrestato con l’accusa di estorsione ai danni del Monte dei Paschi di Siena. All’epoca Labbate spiegò di non aver mai estorto denaro all’istituto di credito, ma di essere stato invitato ad un appuntamento dal direttore della banca che voleva consegnargli il denaro della liquidazione che da tempo andava recriminando. “Quella vicenda avrebbe potuto concludersi con un ricorso civile”, aveva spiegato Labbate, “ma il Monte dei Paschi ha voluto agire in modo diverso, e quindi mi sono ritrovato in galera”. “Sono stato messo in carcere ingiustamente”, aveva protestato l’ex dipendente, “avevo le prove per dimostrarlo: video, tabulati telefonici e testimoni, potevo dimostrare che quanto mi è stato fatto era una balla, e per dimostrare la mia innocenza ho presentato 31 querele che però non si sa dove siano andate a finire”. “Si dice che la giustizia sia lenta”, aveva detto ancora Labbate, “ma nel mio caso non si può proprio dire così, visto che intanto ho già subito 33 processi. E le mie 31 querele scomparse ?”. Numerosi gli episodi di danneggiamenti dei bancomat dell’istituto di credito ad opera di Labbate, che si è sempre autodenunciato, e le proteste davanti a palazzo di giustizia per farsi ascoltare. “Nei miei confronti”, aveva sostenuto, “non c’è mai stata giustizia”.
S.P.