Cronaca

UTIN TESTIMONIANZA/23 'Nostro figlio ha rischiato di morire, ma lo hanno salvato'

Continuano le testimonianze di chi chiede a gran voce di salvare l’unità di Terapia Intensiva Neonatale di Cremona, per la quale la Regione Lombardia ha disposto il ridimensionamento. Una mobilitazione di massa, con tanto di petizione lanciata su Change.org, che ha già raccolto in pochi giorni oltre 11mila firme. Khadidja e Lahouari raccontano la loro positiva esperienza nel reparto. 

Se volete contribuire potete inviare il vostro scritto a redazione@cremonaoggi.it

Siamo Lahouari e Khadidja, genitori di Mohamed, nato il 18/06/2016 alla quarantunesima settimana, d’urgenza per un distacco di placenta totale, con metrorragia massiva. Ha sofferto di bradicardia fetale. Ora Mohamed ha 3 anni e tutto questo grazie alla professionalità del reparto di terapia intensiva neonatale, dove è rimasto 17 giorni per encefalopatia, ipossico-ischemica, ipotermia terapeutica, distress respiratorio.

E’ stato un periodo difficile: vedevamo il nostro bimbo soffrire e non potevamo fare niente, temevamo di perderlo, perché tutti gli studi dicono che in questi casi si rischia la morte o una vita da disabile.Ma tutto il riparto di Utin ha fatto il possibile e l’impossibile per aiutarlo. Ogni volta che andavamo da loro ci davano coraggio accoglievano le nostre ansie e le nostre paure. Questo loro affetto ci ha emozionati e ci siamo fidati di loro. Alle dimissioni di Mohamed, per un anno l’abbiamo portato sempre a fare i controlli e tutte le volte ci rincuoravano dicendoci che stava bene.

Adesso il nostro bimbo va all’asilo, siamo contenti, è un bravo bambino, allegro e vivace come tutti gli altri bimbi. La nostra esperienza con il reparto Utin è stata molto positiva, ringrazieremo sempre il personale che con amore e professionalità ci ha aiutato a superare quel brutto periodo.

 

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