Cronaca

Legionella: dopo agosto, presunto altro episodio Controlli costanti, no allarme

Sarebbero due i casi di infezione da legionella nell’arco di qualche mese, uno la scorsa estate, l’altro una decina di giorni fa circa, sempre nei dintorni di via Navaroli, traversa di viale Po. Di questi giorni la conferma dalle analisi dell’Ats, che anche nel secondo caso i malesseri che hanno costretto un uomo non più giovane al ricovero erano dovuti al batterio che tipicamente si annida negli impianti idro sanitari, nelle torri di raffreddamento, negli impianti di condizionamento, in tutti i bacini in cui ristagna l’acqua. Il batterio vive tra i 20 e i 45 gradi, la sua diffusione nell’apparato respiratorio avviene per inalazione (aerosol) e i sintomi che può determinare, soprattutto su certe categorie di persone particolarmente esposte, consistono in febbre, dolori addominali, brividi e malessere generale. Nei casi più gravi anche la morte.

La prima persona che era stata ricoverata per legionella, la scorsa estate, era stata dimessa già all’epoca; e anche la seconda, presunta, si starebbe riprendendo.

Al momento non c’è un particolare allarme, ma preoccupazione tra i residenti di tutto il quartiere Po. L’Ats Valpadana infatti aveva rilevato una concentrazione alta del batterio nelle condutture di un condominio già la scorsa estate; le indagini sono poi state estese anche nei condomini vicini, e i risultati confermano la presenza. Non si tratta di un’epidemia, come avvenne invece lo scorso anno a settembre nelle province di Brescia e Mantova, quando circa 200 persone furono ricoverate. e molti più furono gli accessi ai Pronto Soccorso.

I consigli per ridurre i rischi di contrarre l’infezione riguardano principalmente la corretta manutenzione degli impianti idrici per l’acqua calda e dei climatizzatori. Ad esempio: provvedere alla manutenzione di rubinetti e diffusori delle docce nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o un’accurata pulizia e decalcificazione; lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, mantenendosi lontano dalla fonte, dopo l’apertura dei rubinetti; all’esterno delle abitazioni evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata, ad esempio non stazionando nei pressi degli irrigatori automatici o delle fontane; effettuare lo svuotamento, la pulizia e la disinfezione dei serbatoi di accumulo dell’acqua.

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