Cronaca

Telefonino e auricolare di 2 mm per barare all'esame della patente. Patteggia

L’avvocato Galli

Ha patteggiato due mesi, pena sospesa, un pakistano di 42 anni residente a Cremona che nel settembre dell’anno scorso, alla Motorizzazione, aveva cercato di barare all’esame teorico della patente di guida. Addosso, gli agenti della polizia stradale gli avevano trovato un telefonino munito di una doppia microcamera nascosto sotto la camicia attraverso il quale riprendeva le domande sul video e trasmetteva le immagini ad un complice all’esterno che gli suggeriva le risposte. Il pakistano era infatti munito di un piccolissimo auricolare di 2 millimetri con il quale era in contatto con l’amico. A fare insospettire gli agenti, che  da sempre collaborano con gli ispettori della Motorizzazione nel monitorare questi episodi, sempre numerosi, era stato l’atteggiamento sospetto del pakistano che dopo il test, che tra l’altro non aveva superato, era stato sottoposto a controllo e alla fine denunciato a piede libero per falso. Una volta scoperto, l’imputato, a processo assistito dall’avvocato Fabio Galli, aveva cercato di togliersi l’auricolare dall’orecchio, ma nell’operazione l’aveva inavvertitamente spinto più in fondo, tanto che era stato necessario ricorrere all’intervento dei medici del pronto soccorso dell’ospedale. L’amico ‘suggeritore’ non è mai stato identificato. “Il mio cliente”, ha spiegato l’avvocato Galli, “ha un regolare permesso di soggiorno ed è incensurato. Lavora come operaio e risiede a Cremona con la famiglia, ma nonostante sia qui da anni, parla poco l’italiano. Ora dovrà imparare bene la nostra lingua e tentare correttamente di rifare l’esame per ottenere la patente, di cui ha bisogno per lavorare e per soddisfare le necessità sue e della sua famiglia”.

Sara Pizzorni

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