Salvare l'elementare di Cava: un tavolo operativo per non chiudere l'Abbadia
Torneranno ancora a riunirsi ai primi di dicembre genitori, rappresentanti di quartiere, amministrazione comunale, personale scolastico per cercare di capire in che modo sia possibile garantire la sopravvivenza della scuola elementare di Cavatigozzi dove già quest’anno non è partita la classe prima per carenza di iscritti. Lunedì sera era previsto un incontro tra l’assessore alla partecipazione e al verde Rodolfo Bona e il comitato di quartiere e nell’occasione è intervenuta anche Maura Ruggeri, assessore all’Istruzione. L’argomento scuola è stato appunto il primo a venire affrontato e il primo risultato è l’istituzione di un tavolo operativo composto da Comune, Istituto comprensivo Cremona 5, da cui dipende la scuola dell’Abbadia e genitori, che possa eventualmente anche coinvolgere l’IC Cremona Due (che fa capo alla media Virgilio). Il tavolo consentirà di mettere insieme le varie esigenze e studiare interventi che possano mettere in sicurezza la scuola fin dal prossimo anno.
Dall’incontro di ieri sera è emerso anche che lo scambio di informazioni a vari livelli è carente: molti genitori non sanno che esiste un pullmino per il trasporto dei bambini dalla città a Cavatigozzi; inoltre c’è grande disparità tra scuole elementari di città che ricevono troppe domande di iscrizioni e altre che sono in sofferenza, come appunto quella del quartiere periferico.
A far calare la popolazione scolastica della scuola dell’Abbadia è stato tuttavia l’accordo tra comune di Spinadesco e Sesto che ha portato all’esodo dei bambini di Spinadesco da Cava a Sesto, dove viene garantita la continuità infanzia – elementari – medie.
L’ipotesi di spostare l’elementare di Cava all’interno dell’IC2 è contenuta anche dalla bozza di razionalizzazione degli istituti cremonesi varata dall’ufficio scolastico provinciale (Ust) e accolta dalla Giunta comunale di Cremona agli inizi di novembre. In questa ipotesi è previsto lo smembramento dell’IC 5, a cui afferiscono le scuole elementari di molti comuni della cerchia, oltre alla sede Stradivari in via San Bernardo, ma nessuna scuola media cittadina (bensì quella di Sesto).
Un lavoro di cucitura complesso, quello che potrebbe portare al mantenimento del plesso scolastico di Cavatigozzi, che coinvolge solo in parte il Comune e molto, invece, le dirigenze scolastiche, oltre alle scelte individuali dei genitori.