Provincia ancora al voto, il centrodestra anti-Forza Italia chiama a raccolta i sindaci
Elezioni a senso unico quelle per la presidenza della Provincia in programma sabato 23 novembre (votano solo sindaci e consiglieri) presso gli uffici del porto della Provincia (via della Conca 3), con seggio aperto dalle 8 alle 20. Mirko Signoroni è il solo candidato che si presenterà, sostenuto dagli amministratori di centrodestra che non si riconoscono in Forza Italia – Lega – Fratelli d’Italia – Udc e dal Pd. Una partita tutta politica quella che si sta giocando in Provincia, dove la spaccatura del centrodestra non si è ricomposta nemmeno con il rinnovo dei vertici del coordinamento provinciale di FI (Gabriele Gallina eletto coordinatore). Così, mentre i tre partiti continuano a disconoscere la validità di queste elezioni e confidano nell’esito del ricorso al Tar – che potrebbe ancora sospendere l’atto di indizione – i civici di centrodestra e il Pd serrano i ranghi e chiamano a raccolta gli amministratori per il sostegno al candidato Signoroni. Organizzati due momenti di incontro “per garantire – scrivono gli organizzatori – sia un’analisi oggettiva di quanto accaduto in questi due mesi che l’approfondimento rispetto alla proposta politica, in termini di contenuto, del progetto Per una Provincia unita”. Il primo incontro aperto si terrà a Cremona mercoledì 20 novembre alle ore 21:00 in Sala Zanoni (Via Vecchio Passeggio, 1); il secondo a Crema giovedì 21, alle ore 18:00, nella sala Consiliare del Comune.
Per lo schieramento che sostiene Signoroni sarà importante crescere o quantomeno mantenere il risultato ottenuto il 25 agosto, quando il sindaco di Dovera vinse grazie al voto ponderato. I due comuni maggiori, Cremona e Crema, sono a guida centrosinistra e qui Signoroni ottenne 14.500 voti ponderati contro 8.500 dell’altro candidato Rosolino Bertoni. Quest’ultimo si era difeso nella fascia dei piccoli comuni e soprattutto in quelli della fascia D, dove si colloca il comune di Casalmaggiore a guida leghista. Bertoni aveva ottenuto più voti anche nella fascia B (comuni da 3.001 a 5mila abitanti).
Per le elezioni di secondo livello non è previsto il raggiungimento di un quorum di votanti affinché le elezioni siano valide. g.b.