Palpeggiata dietro il bancone del bar. Titolare a processo per violenza sessuale
Sarebbe stata palpeggiata dal titolare del locale dove lavorava. Nel febbraio del 2018, Anna (il nome è di fantasia), cremonese, aveva trovato lavoro in un locale della provincia dove era rimasta solo un mese. All’inizio andava tutto bene, ma poi le cose sono cambiate. Da semplici apprezzamenti e complimenti, il titolare, un italiano di 60 anni, ne avrebbe approfittato, allungando le mani quando lei era dietro il bancone del bar. La violenza si sarebbe consumata un giorno solo, perchè Anna in quel locale non c’era più tornata. Era andata a sporgere denuncia presso i carabinieri e successivamente, ancora sconvolta per l’accaduto, aveva sentito il bisogno di rivolgersi ad un centro antiviolenza. Oggi si è aperto il processo a carico del suo ex datore di lavoro, mentre Anna, oggi 21 anni, arrivata in tribunale accompagnata dal fidanzato, si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Massimo Tabaglio. La prossima udienza, il 3 marzo, il procedimento entrerà nel vivo. L’imputato, che non era presente, è accusato di averle palpeggiato seno e glutei e di averle dato baci sul collo, costringendola a subire atti sessuali. Il turno lavorativo di Anna, così come spiegato in sede di denuncia, era dalle 8,30 alle 10,30 e dalle 17 alle 21 da lunedì a venerdì, mentre il sabato dalle 8,30 alle 13 e dalle 18,30 alle 21. Anna restava sola con il suo titolare dalle 8,30 alle 9 e dalle 17 alle 21, mentre dalle 9 alle 17 era presente anche la moglie dell’imputato. “Giornalieri”, secondo la ragazza, “erano gli apprezzamenti da parte del suo datore di lavoro: ‘Sei più bella quando sorridi’, le avrebbe detto. In denuncia, Anna ha precisato di non essere mai stata toccata fino a quando, dopo aver saputo che suo padre non stava bene, dal 19 febbraio lui avrebbe iniziato ad abbracciarla e ripetendo più volte la frase ‘Sei più bella quando sorridi’. Le attenzioni dell’uomo sarebbero avvenute anche alla presenza dei clienti, e certe volte anche davanti a sua moglie. “Il 22 febbraio del 2018”, racconta la ragazza, “intorno alle 18,30 mentre ero dietro il bancone, lui si è messo dietro di me incurante della presenza degli avventori, causandomi un forte disagio e timore. Prima ha iniziato ad abbracciarmi tirandomi a sè, poi mi ha baciato sul collo. Io sono rimasta pietrificata anche perchè non capivo per quale motivo si stesse comportando in quella maniera, dato che nel tempo non gli avevo mai dato modo di fargli pensare che fossi disponibile alle sue avances, avvenute, tra l’altro, davanti ad un cliente che sembrava divertito”. Ma il titolare del bar non si sarebbe fermato lì: quello stesso giorno le avrebbe palpeggiato più volte i glutei e il seno. “Avevo paura a reagire davanti ai clienti”, ha raccontato Anna, “e pensavo che se questi se ne fossero andati avrebbe potuto veramente farmi del male”. Invece non era successo nulla. “Una volta andati via i clienti”, ha spiegato la giovane, “lui ha preso le distanze da me parlandomi come nulla fosse”. Anna era andata via dal bar alle 20,20 per non farvi più ritorno.
Sara Pizzorni